Ferragosto sembrava poter essere il momento giusto per chiudere, anche per la vitalità di Gianluca Petrachi su altri fronti (come i rinnovi di Zaniolo e Under e l’arrivo del giovane Cetin). E invece proprio Ferragosto è stato il giorno della rottura, Dejan Lovren non sarà un giocatore della Roma. A meno di clamorosi colpi di scena e di ripensamenti giallorossi, con il d.s. della Roma che – evidentemente – sta monitorando altre piste per portare a casa il centrale dominante per la difesa.
L’accordo con il difensore croato del Liverpool era praticamente fatto ed anche molto conveniente per le casse giallorosse: tre milioni per il prestito e 12 per il riscatto obbligatorio, fissato a 20 presenze stagionali. Insomma, anche i Reds alla fine erano scesi ancora dai 20 milioni chiesti fino a qualche giorno prima, andando incontro alla Roma ed accettando la valutazione di 15 milioni complessivi. Ma alla fine a far saltare il banco è stato un bonus di un milione di euro con il giocatore, che nel frattempo aveva anche accettato di abbassarsi lo stipendio da 4,2 milioni di euro (al Liverpool guadagna 3,8 milioni di sterline più bonus) a 3,2 milioni di euro. Insomma, l’accordo è saltato proprio ad un passo dal traguardo e per la parte variabile e non per quella fissa.
Un alito di vento, verrebbe da dire in un’operazione del genere. E allora è facile pensare che Petrachi stia pensando a qualcuno altro, che abbia in mente un altro difensore. O che, forse, Lovren non lo convincesse fino in fondo, anche sulla scia delle parole di Fonseca subito dopo la gara con il Real Madrid: “Cerchiamo un difensore esperto, non lento e che sappia controllare l’attacco della profondità da parte degli avversari, considerando che noi giochiamo sempre con una squadra molto corta”. Evidentemente per il d.s. della Roma Lovren non rispecchia al cento per cento l’identikit tracciato da Fonseca. Ed allora si cercherà qualcun altro, altrove…
FONTE: Gazzetta.it