L’Inter ha tirato troppo la corda, Edin Dzeko si è stufato di aspettare e ha prolungato fino al 2022 il contratto con la Roma. Ci sta che sia finita così, perché Dzeko non è uno qualunque, ma uno dei più forti centravanti d’Europa, ha una grande autostima e a un certo punto della tiritera avrà avvertito un senso di sottovalutazione.
Nell’anno dei distacchi da Totti e da De Rossi, i leader di un bel pezzo di storia giallorossa, la sua decisione, abbinata al rinnovo di Zaniolo, ha rianimato la gente romanista. I tifosi hanno trovato in Dzeko il nuovo centro di gravità, il leader forte che non c’era più. (…)
Florenzi è stato nominato capitano successore di De Rossi quando l’addio di Dzeko sembrava scontato e imminente. Allora nessuno ha obiettato alcunché, è stato un passaggio logico, anzi naturale.
Oggi qualcosa è cambiato, Dzeko ha compiuto una scelta radicale, da capitano di fatto. Nel periodo in cui è stato sul punto di andarsene, il suo comportamento è stato esemplare. Il bosniaco si è sempre allenato al meglio, senza infingimenti. (…) Florenzi non se la prenda, ma pensiamo che ora la Roma abbia due capitani.
FONTE: La Gazzetta dello Sport