Un doppio colpo in lingua olandese: il rinnovo di Strootman, che va solo formalizzato, e l’ingaggio di Memphis Depay, su cui i dirigenti della Roma stanno lavorando in silenzio da molte settimane per non farsi bruciare dall’Inter, altrettanto interessata, e da altri club europei che lo hanno visto segnare due gol in nazionale pochi giorni fa a Lussemburgo.
PROCURE – La Roma ha un grande vantaggio alla corsa al grande talento inespresso del Manchester United: Depay è gestito dalla stessa agenzia, la Sports Entertainment, che rappresenta Strootman e Vermaelen. Dello stesso gruppo fa parte anche l’altra ala olandese Jermain Lens, che appartiene al Sunderland e non si è ambientato al Fenerbahce, ma a Trigoria non è considerata una prima scelta. Depay invece sì. Eccome. E la carta Strootman può essere di aiuto: i due hanno giocato insieme per due stagione al Psv Eindhoven, quando il giovane attaccante si affacciava al calcio professionistico e già sembrava pronto per grandi palcoscenici. Quando lo acquistò, significativamente, il Manchester United gli concesse la maglia numero 7, quella indossata da Best, Beckham e Cristiano Ronaldo. Al momento dell’ufficializzazione del trasferimento, Strootman scrisse un messaggio social di rallegramenti indirizzati al collega. Non è escluso, anzi è probabile, che abbiano parlato della Roma recentemente, anche se Strootman ha saltato l’ultimo raduno dell’Olanda per scelta del ct Blind, che ha preferito lasciarlo a riposare per fargli ritrovare una condizione atletica adeguata.
IL PIANO – La Roma, che non ha molto denaro da spendere a gennaio, punta sulla volontà di Depay di giocare con continuità dopo il periodo di emarginazione deciso da Josè Mourinho: un calciatore che, per decisione del precedente allenatore Van Gaal, è stato pagato 30 milioni di euro nel 2015, in questo inizio di stagione ha messo insieme solo 20 minuti in Premier e 51 in EuroLeague. Lo United, che sta vivendo momenti altalenanti, è disposto a lasciarlo partire ma prima di darlo in prestito, come chiede la Roma, vuole capire se esista nel mondo qualcuno disposto a investire 20-25 milioni su un attaccante del ’94 di ottime referenze e buone prospettive di recupero. Il ds Massara, al primo mercato da protagonista, sta alla finestra, rendendosi conto che Depay, in un prestito che preveda il diritto di riscatto, può essere davvero un affare conveniente. Il giocatore ha un contratto particolare, che prevede un fisso non esagerato e una parte variabile legata agli obiettivi: dunque è alla portata della Roma.
VIA VAI – Con un innesto del genere, Spalletti sarebbe felice non soltanto per la sostituzione temporanea di Salah ma anche per la possibilità di schierare, in caso di necessità, una nuova arma offensiva. In questo caso, chiaramente, Iturbe sarebbe ceduto: sempre in prestito, forse allo stesso Lione a cui era stato promesso a settembre.
MOVIMENTI – E se la Roma continua a resistere alle tentazioni inglesi, che spingono a corrente alternata su Manolas, Rudiger, Paredes e lo stesso Strootman, i dirigenti valutano altri profili. Non solo in attacco, per il quale Massara ha avuto contatti con Sassuolo e Sampdoria per Defrel e Muriel, ma anche a centrocampo, dove Gerson non verrà ceduto causa Sudamericano Under 20 ma si cerca comunque un quinto uomo da tenere in rosa fino a giugno: Rincon del Genoa sarebbe l’ideale ma costa troppo per la possibilità e le necessità della Roma.