Dieci operazioni in 5 giorni. È l’impresa che Petrachi si è riservato per questo finale di mercato: stravolgere la rosa, completandola con qualche innesto ma al tempo stesso ridurla, liberandosi degli elementi che non rientrano nei piani di Fonseca. Tre i calciatori in entrata: Kalinic, uno tra Rugani e Lovren, più l’esterno offensivo. Ben sette quelli in uscita: Defrel, Schick, Bianda, Gonalons, Olsen, Santon e Coric (praticamente già dell’Almeria). Senza contare i due ragazzi della Primavera (Celar e Riccardi) che rimangono in bilico per l’annosa questione-plusvalenze. Una corsa contro il tempo che il tecnico portoghese sperava di evitare, come ha ricordato prima del match contro il Genoa («È normale che da tempo mi sarebbe piaciuto avere un centrale in più»).
BRACCIO DI FERRO – Dovrà invece ancora attendere. La due giorni di Paratici nella Capitale (terminata ieri all’ora di pranzo), s’è conclusa con una fumata grigia. Perché paradossalmente le parti si sono avvicinate sulla valutazione complessiva del calciatore ma rimane una differenza di fondo: la Roma offre il prestito con diritto di riscatto mentre la Juventus esige l’obbligo. È dunque in atto un braccio di ferro con Petrachi che, consapevole del fatto che difficilmente il Milan offrirà 40 milioni per Demiral (l’unica somma che permettere al club bianconero di fare una piccola plusvalenza, dovendo garantire il 40% dell’incasso al Sassuolo), alla fine Paratici sarà costretto a cedere il difensore toscano alle condizioni della Roma.
I giorni però passano e le situazioni rischiano di complicarsi. Tipico esempio, quanto sta accadendo con Lovren. Prima di Ferragosto, il lavoro degli intermediari era riuscito ad abbassare la valutazione del croato da 25 a 15 milioni (3+12) con riscatto subordinato ad un numero di presenze. Sapendo delle difficoltà del club giallorosso a reperire un difensore, nelle ultime ore il Liverpool è tornato a chiederne 20 (bonus compresi) e vuole l’obbligo. A Trigoria sono comunque convinti che qualora virassero sul croato, le clausole tornerebbero quelle pattuite una settimana fa. Empasse che dovrebbe protrarsi ancora per qualche giorno. Rugani rimane l’obiettivo, Lovren l’alternativa.
KALINIC IN ARRIVO – Al momento l’unico giocatore vicino a vestire giallorosso è Kalinic. Operazione definita con l’Atletico Madrid (prestito con diritto di riscatto fissato intorno ai 7-8 milioni) ma prima di ricevere il semaforo verde bisogna che Schick si trasferisca al Lipsia. Petrachi sta provando a cedere il ceco in via definitiva ma il club tedesco preferisce prenderlo in prestito. L’intermediario Vigorelli e l’agente Paska sono comunque a Roma: attese novità a breve. Altre operazioni in uscita: Gonalons nicchia sul Besiktas e preferisce tornare in Francia al Rennes che offre però meno dei turchi.
L’idea del ds salentino sarebbe addirittura un’altra: inserirlo, insieme a Olsen (per sostituire il 35enne Piatov), come parziale contropartita per Taison. Il problema è convincere i calciatori a trasferirsi in Ucraina. Anche perché, senza di loro, lo Shakhtar chiede 25 milioni per l’esterno brasiliano. Santon-Maiorca è in stand-by: gli spagnoli vorrebbero che la Roma contribuisse all’ingaggio. Defrel deve decidere tra Sassuolo (ora favorito) e Samp.
FONTE: Il Messaggero – S. Carina