Non ce l’ha fatta la piccola Xana, morta ieri pomeriggio a soli 9 anni dopo aver combattuto negli ultimi 5 mesi contro un tumore alle ossa. La figlia di Luis Enrique è stata vittima di una malattia devastante, la sua scomparsa è stata annunciata tramite Twitter con poche parole, ma dense di dolore. Frasi che lasciano solo intuire quanta devastazione ci sia nel cuore del tecnico che dovrà utilizzare la sua forza e tenacia per dare coraggio alla famiglia sconvolta dal lutto.
La sua vita era già cambiata quando lo scorso marzo ha dovuto lasciare la nazionale spagnola per gravi problemi familiari fino a dimettersi definitivamente a giugno. Gli ultimi tragici mesi lo hanno visto stare accanto a una delle persone più importanti della sua vita che i medici non hanno potuto aiutare nonostante l’impegno profuso per salvarle la vita: «Ringrazio il personale degli ospedali di San Joan de Deu e Sant Pau per la loro dedizione e cura. Ringrazio i medici, le infermiere e tutti i volontari.
Con un ricordo speciale alla equipe di cure palliative di Sant Joan de Deu. Grazie a tutti per i messaggi d’affetto ricevuti durante questi mesi e apprezziamo la discrezione e la comprensione». Sono migliaia i messaggi di cordoglio arrivati all’hombre vertical: dalla Roma, suo ex club allenato nel 2011, al premier spagnolo Pedro Sanchez fino ad arrivare al Barcellona, il Real Madrid, la federcalcio spagnola, Nadal e Pjanic.
MESSAGGIO DI PALLOTTA – Dagli Stati Uniti il presidente James Pallotta ha twittato un messaggio commovente allegando la foto dell’allenatore assieme alla figlia durante i festeggiamenti per la Champions League vinta con il Barcellona: «Sono devastato dalla notizia. Tutto il nostro amore e le nostre preghiere sono con Luis e la sua famiglia in questo momento incredibilmente difficile».
Tutti hanno voluto far sentire la propria vicinanza all’allenatore in un momento che lascia senza parole e, dopo aver ringraziato chi in questi mesi ha lottato per regalare una speranza, Luis Enrique ha concluso il tweet con parole struggenti: «Ci mancherai molto, ma ti ricorderemo per sempre con la speranza che un giorno ci incontreremo di nuovo. Sarai la stella che guiderà la nostra famiglia. Riposa in pace Xanita».
Era marzo 2019 quando il tecnico aveva abbandonato all’improvviso il ritiro della Roja’ – che si stava preparando a una partita contro Malta – per gravi problemi personali. Tutti – dalla Federazione, agli addetti ai lavori – avevano chiesto discrezione in un momento così difficile della sua vita, e così effettivamente è stato: nella lettera di dimissioni inviata dall’allenatore al presidente federale Luis Rubiales lo scorso giugno, infatti, si sottolinea il grande rispetto dimostrato nei suoi confronti della sua famiglia.
FONTE: Il Messaggero