Avversari domenica, alternativi a gennaio, compagni a febbraio? A Bergamo si sfidano due delle frecce della serie A: da una parte il romanista Salah (8 gol e 5 assist in campionato), dall’altra l’atalantino Gomez (3 reti e 1 assist), punti fermi per i rispettivi allenatori, Spalletti e Gasperini. Il primo, però, vorrebbe avere con sé anche Gomez, magari proprio quando, tra un mese e mezzo, Salah saluterà tutti per giocare la Coppa d’Africa con l’Egitto. Gasperini – e il presidente Percassi – non sono molto d’accordo, e per la Roma non sarà facile strappare all’Atalanta il suo capitano. Almeno fino a giugno, quindi, Gomez e Salah rischiano di essere solamente avversari, loro che in comune hanno un fisico minuto (anche se il romanista è più alto di una decina di centimetri) e scattante, tanta qualità nei piedi e un’attitudine al sacrificio (un po’ più Momo del Papu) che li fanno amare da tecnici e compagni di squadra.
Classe 1988 l’argentino, quattro anni più piccolo l’egiziano, hanno vissuto questa sosta in modi opposti: Salah ha giocato – e segnato – con l’Egitto contro il Ghana, Gomez si è dedicato alla famiglia con tanto di fine settimana in un hotel a cinque stelle sulle Dolomiti. Relax, cura per l’alimentazione e un po’ di spa per essere pronto contro quella che è la sua vittima preferita in Serie A, con 4 reti in 10 partite divise tra Catania e Atalanta.
Alla squadra di Gasperini, invece, Salah non ha mai segnato, ma nel rocambolesco 3-3 di aprile ha realizzato un assist per il gol di Nainggolan. «Quella partita – ha ricordato ieri Szczesny al sito ufficiale della Roma – ci deve servire da lezione per non commettere più certi errori. Noi non giochiamo per arrivare secondi, vogliamo vincere qualcosa e lo scudetto è la nostra priorità.
La Juventus è favorita, ma sono convinto che possiamo darle filo da torcere. Sarebbe importante fare bene questo ciclo di partite e arrivare alla sosta di Natale in testa o comunque nelle zone alte». Detto che Totti ieri si è allenato da solo e sta provando a recuperare, così come Paredes, a Bergamo ci sarà sicuramente Toni Rudiger che, al contrario di Szczesny, non guarda alla Juve ma «alle squadre sulla carta più piccole. Non dobbiamo pensare ai bianconeri, dobbiamo essere più costanti con le piccole».