Mircea Lucescu è una vecchia volpe dei campi di calcio. A 74 anni ha girato mezzo mondo, ha allenato anche in Italia, Pisa, Brescia, Reggiana e Inter. E’ ancora legato al nostro Paese: «Ora mi trovo a Desenzano, sto per andare a Bergamo per prendere un aereo e rientrare in Romania, ma tornerò per vedere Atalanta-Shakhtar Donetsk il 1° ottobre a San Siro».
Quando torna in pista? «Aspetto, ho fatto 50 anni senza mai fermarmi, una vita nel calcio. In Italia? E’ dura, perché quando arrivi a un certo livello è difficile accettare squadre che lottano per non retrocedere. Ma quest’anno mi toccherà tifare Roma. Mkhitaryan, Ünder, Fonseca. Li conosco bene».
Ecco, ce li racconta? C’è grande attesa per il debutto dell’armeno domani all’Olimpico… «Mkhitaryan, è un giocatore di grandissimo talento, intelligente, con senso tattico. L’ho avuto allo Shakhtar per tre anni, gli ho trovato la posizione ideale, dietro alle punte. E’ rapido, con la sua velocità sa sfruttare gli spazi, alla terza stagione ha fatto 29 gol. Avevamo una squadra che dominava, la punta centrale creava spazi, lui si inseriva. Il nostro gioco permetteva di esaltare le sue qualità: ha capacità atletica eccezionale, vede la porta, fa assist. Klopp lo ha voluto al Dortmund, con lui i giocatori devono correre e anche lì ha fatto benissimo. Spero che riscopra a Roma lo spirito dello Shakhtar che Fonseca conosce bene». (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo