Chi ha giocato a calcio vi dirà che facendo questo mestiere ad alti livelli si cresce in fretta. Ragazzi, poco più che adolescenti, spesso si trovano a gestire situazioni più grandi dell’età che hanno. Lo sa bene Devid Bouah (18 anni), astro nascente della Roma Primavera, che lunedì contro il Chievo è uscito dal campo in lacrime. Un segno che non lasciava presagire nulla di buono e infatti ieri gli esami hanno confermato la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro. Un dolore che Devid conosce bene perché l’anno scorso ha subito lo stesso tipo di infortunio ma in quel caso al ginocchio destro.
E che si trattasse di qualcosa di grave se ne sono accorti anche i compagni che dopo il rigore trasformato da Riccardi, e procurato dallo stesso Bouah, sono corsi ad abbracciarlo a bordocampo. I calciatori crescono in fretta, si diceva, e infatti lui ha risposto alla grande. Appena qualche ora dopo l’infortunio, entrando a Villa Stuart ha postato una foto sorridente su Instagram accompagnata da un messaggio: «Ciò che non ti uccide ti fortifica». E ancora ieri dopo l’esito degli ultimi esami: «È difficile accettarlo ma bisogna ripartire e non abbattersi. Tornerò più forte di prima».
La forza del lupo è il branco Tra lunedì e martedì ha trascorso la notte nella clinica romana dove oggi sarà operato. Ma non è stato mai solo perché accanto a lui c’erano i compagni di squadra che hanno documentato la visita sui rispettivi profili social. «Forza fratello mio ti sono vicino, supereremo anche questa battaglia», ha scritto Riccardi. Calafiori, anche lui reduce dalla rottura del legamento crociato, è stato tra i più colpiti: «Solo noi possiamo capire cosa si prova. Io so più di chiunque altro quanto tu sia forte e sono sicuro che non mollerai di un centimetro». E Ancora D’Orazio: «Sempre con il sorriso, forza fratello». Ma l’abbraccio più importante, anche se solo virtuale, è arrivato dall’altra parte dell’oceano. Da Buenos Aires per la precisione. (…)
FONTE: Il Romanista – D. Moio