Per una volta è persino riuscita a non prendere gol. Ma dopo l’ultima delle 4 partite all’Olimpico che hanno inaugurato la sua stagione, la notizia migliore per la Roma è un’altra: Nicolò Zaniolo è tornato. Dopo un’estate difficile, con quell’Europeo Under 21 che dove va essere consacrazione e s’era trasformato in onta, tra ritardi e video selfie con l’amico Kean, la scia che il ragazzo si portava dietro fin dal suo esordio al Bernabeu pareva essersi spenta. Ieri è tornata a illuminarsi di magia nel successo per 1-0 sul Basaksehir, ambizioso club di Istanbul carissimo ai lcader Erdogan.
Nemmeno un minuto e il ventenne che va di fretta aveva già seminato avversari concludendo forte (ma centrale), per scaricarsi di dosso la delusione. Quella sofferta domenica scoprendo di iniziare in panchina il match contro il Sassuolo. Ma la storia della sua partita si sarebbe accesa poi: lo slalom ad alta velocità per servire a Dzeko la palla del suo 90° gol con la maglia giallorossa – ieri in una splendida versione blu – e poco più tardi il diagonale da fermo, sul secondo palo, per il tris giallorosso aperto da un goffo autogol di Junior Caicara e trasformato in poker dal 2° gol in 5 giorni dell’altro 20enne terribile, Kluivert. Un gol, quello di Zaniolo, festeggiato con un gesto liberatorio, perché le chiacchiere, romane e non solo, sul suo conto lo avevano ferito.
Diventando zavorra nel bagaglio quotidiano di emozioni, appesantendolo di tensione, a cui si erano aggiunti gli insulti beceri alla mamma durante il derby. Come se non fosse bastato, il ct Mancini aveva scelto di escluderlo – proprio con l’amico Kean – dal giro settembrino di convocazioni. Perché questa per Zaniolo deve essere la stagione che lo porterà all’Europeo vero, dei grandi: un’occasione a cui non vuole rinunciare e vuole conquistarsi con le prestazioni in campo. Fonseca lo considera utilissimo sia da trequartista che, come ieri, a destra. Una risorsa per lui, e non solo, il tecnico portoghese. In 4 gare stagionali, la Roma ha segnato 12 gol. mandando in rete già 7 giocatori. E per una volta ha imparato anche a non prenderne.
FONTE: La Repubblica – M. Pinci