Il risveglio non è drammatico, ma fa riflettere. La Roma soccombe 0-2 contro l’Atalanta di Gasperini che oggi ha un motivo in più per legittimare il suo rifiuto ai giallorossi. Perde Fonseca, e perde male perché il portoghese (forse per eccesso di stupire) cambia uomini, moduli, idee e manda in tilt un gruppo che sembrava aver trovato la quadra. Nel primo tempo la Roma, passata dalla difesa a 4 a quella a 3 in una manciata di minuti, aveva tenuto bene il campo non concedendo quasi nulla all’Atalanta e andando vicina al gol con Dzeko fermato da un ottimo Gollini. Dopo l’uscita di Spinazzola e il passaggio definitivo ai tre centrali, però, il caos è stato totale e Gasperini ne ha approfittato indovinando cambi e strategie. Dentro Zapata, e per la difesa giallorossa è stato il patatrac anche a causa dell’errore macroscopico di Veretout passato in pochi giorni dalle stelle alle stalle.
Il passaggio scellerato del francese ha innescato il contropiede di Gomez e permesso a Duvan di spaccare la porta. Poco prima Zaniolo aveva avuto il pallone buono, ma per eccesso di egoismo (o forse per mancanza di visuale) ha fallito il vantaggio permettendo agli ex romanisti Kjaer e Toloi di prendersi le pacche sulle spalle. Fonseca a quel punto ha cambiato ancora inserendo Mkhitaryan e Kalinic. Quest’ultimo ha avuto l’occasione buona ma si è fatto murare da Gollini. Poi un altro errore da matita rossa (quello di Pau Lopez in uscita) ha permesso il raddoppio di De Roon e il successo dell’Atalanta che all’Olimpico (contro la Roma) non perde da 6 anni.
A fine partita Fonseca – che non perdeva una gara da 22 turni – ha ammesso. «L’Atalanta ha meritato di vincere e ha esercitato meglio il pressing. Non abbiamo mai controllato il match e perso troppi duelli nell’uno contro uno. Abbiamo però perso palla troppo spesso e non abbiamo coinvolto Dzeko, che è la nostra soluzione migliore in attacco. Il cambio modulo? Abbiamo cambiato perché l’inizio è stato difficile e dopo la squadra è stata più sicura ma nel secondo tempo non abbiamo fatto quello che dovevamo. E’ un campionato molto difficile». Se la gode Gasp che spiega così il no alla Roma di quest’estate: «E’ una squadre che mi piace e sono stato tentato, ma l’amore per Bergamo mi ha convinto a restare qui». Brutte notizie pure dall’infermeria: da valutare le condizioni di Spinazzola per l’ennesimo fastidio muscolare al flessore.
FONTE: Leggo – F. Balzani