Ci aveva pensato di poter diventare una bandiera a Roma?
“Difficile dopo Totti e De Rossi. Ma se mi chiedete se avevo pensato di chiudere la carriera a Roma dico tranquillamente di si. Lì ero felice, davo l’anima, avevo tutto quello che volevo. E’ stata una grande delusione andar via. Ma nella vita a volte le strade si riuniscono”.
La squadra di oggi le piace? “Secondo me fa un po’ più fatica oggi perché ha pochi giocatori di personalità. Ci vogliono le “palle” per giocare a Roma: lì è tutto bello, ma quando le cose vanno male e ti fischiano devi avere carattere. Tanto giocatori forti lì hanno steccato”.
Il famoso ambiente… “Si, le radio, i giornali… ma dai, sono cavolate, questa cose ci sono ovunque”.
Può rigiocare una partita sola… “Roma-Barcellona per le emozioni. E la semifinale col Liverpool perché vada in modo diverso. La rigiocherei 10 mila volte, c’era rigore per noi con espulsione. Chissà come sarebbe andata”.
FONTE: La Repubblica