Un altro passo indietro, un’altra sconfitta, la terza e ancora una volta fuori casa. L’Atalanta ha mostrato maggiore carisma, voglia di lottare e di vincere. I giallorossi, tutto sommato, avevano condotto un buon primo tempo, peccato che però la ripresa sia stata disastrosa.
A sbloccare il match è stato Perotti su rigore, che ha chiuso la prima frazione con il parziale di 1-0. Poi le reti di Caldara e di Kessie (ivoriano a segno negli ultimi minuti di gioco e sempre su rigore) chiudono la partita allo stadio Atleti Azzurri d’Italia. È un 2-1 che rimette la squadra di Spalletti di nuovo con i piedi per terra, di nuovo sul pianeta terra.
Ora a Juventus dista 7 punti. Unica nota dolente? Assolutamente no. Ora la classifica – con la vittoria dei bergamaschi – si è accorciata notevolmente. Milan a 25 punti (con un match in meno) insieme a Lazio e Atalanta, Napoli a 24.
Questa partita ha portato alla luce un’altro fattore: la Roma in trasferta è davvero inesistente. Le altre sconfitte a Firenze contro la Fiorentina, a Torino contro la squadra di Mihajlović e oggi a Bergamo contro l’Atalanta testimoniano come la squadra capitolina non sia mai riuscita a mantenere una mentalità costante, quella che richiede da tempo Spalletti e la tifoseria giallorossa. “Quando si alza il livello di lotta diventiamo meno bravi. O gestiamo la gara in velocità e con qualità, ma se abbassiamo questo ritmo e diventa un continuo duello, da un punto di vista di qualità perdiamo qualcosa”, ha dichiarato il tecnico toscano nel post partita. Come dargli torto.
L’Atalanta in tutta la sua storia non era mai partita così bene in campionato dopo 13 giornate. Il buon lavoro di Gasperini ha dato i suoi frutti, i giovani sono esplosi e non hanno lasciato spazio alle manovre dei giallorossi nel secondo tempo.
Come se non bastasse a rendere il clima teso sono state le parole riportate dall’inviato di Premium Sport Cherubini. Infatti, secondo quanto riportato dal giornalista, al momento dell’uscita dal campo Radja Nainggolan sembra che il belga si sia lamentato con la panchina, rea di avergli cambiato posizione in campo dando indicazioni non chiare: “Quando mi cambiate ruolo dovreste spiegarvi meglio”.
Insomma bisogna ricominciare, la Roma deve farlo il prima possibile se non vuole perdere anche il secondo posto in classifica.
Prima di pensare al Pescara la squadra di Spalletti avrà l’obbligo di vincere giovedì all’Olimpico contro il Viktoria Plzen. Una vittoria contro i cechi, ma anche un pareggio, porterebbe i giallorossi dritti ai sedicesimi di finale.
Ripartire è la parola d’ordine, c’è bisogno di più continuità.