L’ago della bilancia è ancora lui. Dopo una vita trascorsa a rendersi indispensabile grazie alla sua duttilità per qualsiasi allenatore transitato dalla Capitale, Alessandro Florenzi è ora atteso come il giocatore più necessario del momento. Colpa degli infortuni che si sono susseguiti nell’ultima settimana con inquietante continuità.
Lo stesso Capitano, pur senza subire nessun ko di tipo traumatico o muscolare, ha dovuto rinunciare a giocare la partita di Europa League per un forte attacco febbrile. La sua assenza ha sguarnito ulteriormente le fasce della squadra di Fonseca.
Il portoghese già deve fare a meno nel reparto avanzato dei lungodegenti Perotti e Ünder, oltre che di Mkhitaryan. E dietro le cose non vanno molto meglio: dopo aver ritrovato Spinazzola – finora utilizzato soltanto a singhiozzo sempre per problemi muscolari – da ieri il tecnico deve rinunciare almeno fino al prossimo anno solare anche a Zappacosta (sempre che non torni al Chelsea), colpito dal grave infortunio ai legamenti. In una situazione simile l’andamento della febbre di Florenzi diventa decisivo.
E la storia postata ieri dal jolly di Vitinia sul proprio profilo Instagram non induce all’ottimismo: «Per motivi di salute sono costretto ad annullare la mia partecipazione al Romics. Ho ancora la febbre alta. Mi spiace tanto. Ale», il suo post. (…)
FONTE: Il Romanista – F. Pastore