La Roma è furiosa. In tutte le sue componenti: giocatori, allenatore, dirigenti e anche tifosi. Dopo le partite di Bologna e Lecce, in cui i torti arbitrali ricevuti sono passati sotto traccia alla luce dei tre punti conquistati, questa volta l’esito del match è stato condizionato. Massa, ieri, ha gestito in maniera pessima la gara. Se il rigore a favore del Cagliari è corretto, più sindacabile è la spintarella di Kalinic a Pisacane, mentre è difficilmente spiegabile il fischio sull’intervento di Diawara che ha procurato la punizione da cui è nata l’azione che ha portato al rigore.
Ma è l’intera gestione delle situazioni dubbie sempre fischiate in un’unica direzione, quella contraria alla Roma, così come accaduto in questa prima parte del campionato. Dopo il gol di Kalinic, Massa ci ha messo cinque minuti per prendere una decisione. Nonostante successivamente abbia detto di aver fischiato per sanzionare l’intervento dell’ex viola, questo non è successo. Mai la Roma quest’anno è stata supportata dalla Var, gli arbitri che hanno diretto la squadra giallorossa hanno consultato la tecnologia negli episodi contrari ai giallorossi e non in quelli a favore.
«Siamo molto, molto amareggiati. Non è da questa settimana che riceviamo dei torti – le parole del ds Petrachi – è un dato di fatto. Massa è stato indisponente, ha creato nervosismo in una partita tranquilla». E sul gol annullato nel finale: «È il gioco del calcio, non teatro o danza. Kalinic ha rubato il tempo, tant’è che Pisacane rimane in piedi, è Olsen che gli va addosso. Se in Inghilterra vedono annullare questo gol si mettono a ridere».
AI triplice fischio anche Fonseca ha perso la testa andando a sbraitare in faccia all’arbitro rimediando un cartellino rosso. Stessa sorte anche per il suo secondo, Nuno Romano, che ha battuto ironicamente le mani sotto il naso di Massa: «Ho meritato l’espulsione – dice il tecnico – non mi è piaciuto l’arbitro, gli ho detto che non esisteva il fallo di Diawara e nemmeno quello di Kalinic. Avevo visto che i calciatori del Cagliari protestavano per un fallo e l’arbitro in maniera visibile fargli cenno di “no” con il dito, indicando che non era fallo. Poi non so perché abbia cambiato idea, se sia stato consultato da qualcuno vedendo i giocatori a terra.Come funziona il collegamento arbitro-Var?».
Dopo il rigore per un fallo rivedibile di Kolarov a Bologna e l’espulsione di Mancini in cui uno dei due gialli era particolarmente generoso, dopo il fallo di mano di Lucioni a Lecce lasciato correre, la Roma non ne può più. «Non sono sicuro di aver visto la sua stessa partita. Incredibile – il tweet di Pallotta – è successo ancora. Sono disgustato e stufo di questa me… a, è successo fin troppe volte quest’anno». Nel post-gara duro confronto tra Petrachi e gli arbitri. Intanto Joao Pedro scagiona il pubblico: “Insulti razzisti? Non li ho sentiti».
FONTE: Il Tempo – F. Schito