(…) L’arbitraggio di Roma-Cagliari è stato pessimo, a tratti inconcepibile, sicuramente irritante. Al di là dei due episodi clou – rigore e gol annullato – che sono forse le uniche decisioni poco contestabili della partita. (…)
Fa bene la società a pretendere arbitraggi di livello e rispetto. Ma convincersi – e dunque convincere chi lavora e va in campo – che non è il campo a decidere le sorti di un Campionato ma un Palazzo nemico, rischia di demotivare la squadra, togliere entusiasmo ai tifosi, rendere ancora più pesante l’aria che già si respira a Roma. (…)
Proprio per evitare che sia l’angoscia e nonl ’allegria di giocare a pallone a prevalere, oggi bisogna stringersi attorno alla Roma (…).
FONTE: Il Corriere della Sera