Un’ora e mezza di interrogatorio. Accuse, difesa e contrattacco a voce altissima. È stata un’audizione animata quella di Gianluca Petrachi, chiamato ieri in Procura Figc per chiarire la sua posizione rispetto all’indagine aperta dopo le sue dichiarazioni in sala stampa a Trigoria: dicendo di aver trattato con l’Inter «a maggio» per Dzeko, in sostanza ha ammesso di aver lavorato per la Roma quando era ancora sotto contratto col Torino. Sarebbe una violazione del regolamento dei direttori sportivi che implica una squalifica di diversi mesi.
Nella stanza della Procura federale di Via Campania intorno alle 16 sono entrati il ds giallorosso, accompagnato dallo storico avvocato del club Antonio Conte e un altro legale di fiducia del dirigente, mentre è rimasto fuori il segretario del club Pantaleo Longo. Dall’altra pane del tavolo Gianfranco Melaragni, braccio destro del capo Giuseppe Pecoraro, e i sostituti procuratori Gianmichele Corana e Serenella Rossano, arrivata per l’occasione da Milano. A Petrachi è stato chiesto conto anche del video che lo ritrae di ritorno da Madrid in compagnia del ceo romanista Fienga dopo l’incontro con Fonseca.
ll ds salentino ha riepilogato tutte le tappe del tormentato distacco dal Torino, ha mostrato i documenti che testimoniano le sue dimissioni presentate a maggio alla fine del campionato e la risoluzione del contratto, con tanto di rinuncia agli stipendi, firmata da Cairo solo a fine giugno. Perachi considera il comportamento del presidente granata una vera e propria guerra personale chiusa solo dopo che Cairo ha ottenuto i Primavera Bucri e Greco dalla Roma per liberarlo. Come già dichiarato in tv, il ds ha spiegato che quel «maggio» a proposito di Dzeko è stato un lapsus, che fino al momento del suo insediamento a Trigoria è stato Fienga a trattare con l’Inter e che il viaggio di Madrid faceva parte di una serie di incontri con diverse società di Serie A interessate a ingaggiarlo.
Basterà? La Procura ha ascoltato e continuerà a sentire anche dirigenti del Torino e dell’Inter e non è escluso che convochi anche Fienga prima di chiudere l’indagine. Petrachi spera nella difficile archiviazione e al momento non punta al patteggiamento, possibile sia prima si dopo l’eventuale deferimento al Tribunale Federale Nazionale. Intanto nel referto di Samp-Roma sono stati segnalati cori razziati a Vieira effettuati da un centinaio di tifosi, solo il 5% del presenti nei settore ospiti. Si va verso una multa.
FONTE: Il Tempo – A. Austini