L’ingiustizia fa più male dell’emergenza. Perché la Roma, con la rosa dimezzata, subisce il torto peggiore all’Olimpico proprio nell’éra della tecnologia, anche se poi il 4° pareggio di fila vale comunque per prendersi il 1° posto in solitudine nel gruppo J di Europa League. L’arbitro Collum inventa al fotofinish il rigore che solo lui vede, permettendo al Borussia M’Gladbach di tornarsene in Germania con il regalo inaspettato: 1-1. Sul colpo di testa di Elvedi, a fine recupero, Smalling respinge con la faccia.
Il difensore, nell’intervento, ha le braccia larghe: è l’unica spiegazione che si può dare alla svista inquietante dello scozzese. La Var avrebbe cancellato la decisione. C’è in Champions e in serie A. In questa competizione solo dai sedicesimi e non nella fase a gironi. Match, dunque, falsato.
MODIFICA NECESSARIA Finale già visto: Fonseca, come contro il Cagliari, va di nuovo a protestare in campo con l’arbitro. Da Massa a Collum. La prestazione dei giallorossi, umili e ordinati, passa insomma in secondo piano. Peccato. Perché il portoghese, mettendoci del suo, aggiusta e disegna la Roma a immagine e somiglianza della precarietà con cui sta convivendo. Il sistema di gioco è il più equilibrato possibile, guardando le caratteristiche degli interpreti a disposizione: dal 4-2-3-1, insomma, al 4-1-4-1.
L’unica forzatura davanti alla difesa: Mancini play, sistemato a protezione dei centrali Smalling e Fazio. Imposta quando deve, ma si dedica soprattutto all’interdizione. Spinazzola spinge a destra, Kolarov a sinistra, anche se non è in serata. Pastore gioca più alto e lì fa qualche ricamo. Ha accanto Veretout, il più intraprendente. Zaniolo parte a destra e Kluivert a sinistra, Dzeko gioca da centravanti, con la maschera e senza paura.
Il clima, con il temporale che si scatena sull’Olimpico, non frena certo il Borussia che, aggressivo e disinvolto, parte al massimo. Rose conferma lo spirito propositivo che lo ha fatto apprezzare in Austria con il Salisburgo. Il 4-2-3-1, al momento di attaccare, è addirittura più sbilanciato: ecco il 2-4-1-3. Restano dietro solo i centrali Elvedi e Jantsche. Invasione totale, quindi della metà campo avversaria e fino a metà del 1° tempo assedio al fortino giallorosso.
Manita di conclusioni verso Pau Lopez, la più pericolosa, dopo la punizione di Neuhaus da destra, con il tap in di Bensebaini che centra la traversa. Il tridente con Hermann, Embolo e Thuram a lavora con insistenza sul pressing. La Roma fatica a uscire dal guscio, soffrendo la brillantezza e la corsa della capolista tedesca. Smalling, però, comanda bene la linea difensiva. Pure Fazio si fa sentire in mezzo all’area.
ECCE BOMBER La Roma colpisce quando meno te l’aspetti. E quando il Borussia si placa. E colpisce da corner. Lo batte Veretout e Zaniolo, da centravanti di razza, gira di testa per il vantaggio, saltando tra Lainer e Jantskche. Ancora Veretout: verticalizzazione per Dzeko che supera Sommer. Collum, però, annulla per fuorigioco. Il Borussia insiste e si prende l’iniziativa pure nella ripresa. Pau Lopez, però, è senza lavoro. La difesa giallorossa tiene, come il 4-1-4-1.
Fonseca cerca di dare sostanza all’assetto. E freschezza. Fuori Pastore e dentro Perotti. Zaniolo diventa mezzala, Kluivert si sposta a destra lasciando la corsia sinistra a Perotti. Ecco anche Antonucci per Zaniolo e Florenzi per Kluivert. Dzeko regala la chance per chiudere il match, prima del recupero, a Florenzi. Destro largo. E subito allarme: Thuram spreca davanti a Pau Lopez. Poi l’errore/orrore di Collum. Stindl trasforma il rigore del pari. Rose, in testa in Bundesliga, rimane però ultimo nel gruppo J di Euroleague.
FONTE: Il Messaggero – U. Trani