Domani mattina, nella consueta riunione settimanale, l’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive analizzerà i fatti di Bergamo, prima, durante, ma soprattutto dopo Atalanta-Roma. Ci sono stati momenti di contatto tra le Forze dell’Ordine schierate e i sostenitori giallorossi andati in trasferta; in conseguenza di ciò, anche le frange estreme del tifo bergamasco si sono avvicinate ai tafferugli e tra le due fazioni ultras si sono creati tentativi di entrare in contatto, scongiurati da polizia e carabinieri. Attimi di tensione, circa 500 identificazioni da cui nei prossimi giorni scaturiranno i daspo emanati dal questore di Bergamo. La Questura del capoluogo bergamasco ha dialogato e collaborato con quella della Capitale. Ricordiamo che due anni fa, all’indomani di un altro Atalanta-Roma, lo stadio di Bergamo fu oggetto di un provvedimento del ministro dell’Interno Alfano rimasto unico e ascritto ai poteri sanciti dal decreto sulla violenza negli stadi al numero uno del Viminale: la possibilità di vietare una trasferta a una tifoseria di fronte a fatti gravi. I bergamaschi (ci fu il ferimento di sei agenti al termine di quell’Atalanta-Roma) vennero fermati per tre mesi con la chiusura dei settori ospiti degli stadi in cui giocava la squadra fuori casa.
GARE ESTERNE – La riunione di domani mattina al Viminale servirà per rianalizzare i fatti, che sono stati definiti «gravi», e fare il punto della situazione. Quando intendiamo il punto, ci riferiamo inevitabilmente all’ipotesi del divieto di trasferte per la tifoseria giallorossa: che sarà un tema oggetto di riflessione. E’ bene chiarire che non c’è un orientamento già definito in un senso (e il riferimento è al senso coercitivo, per intenderci). Va detto che la prossima trasferta sarà a Roma, nel derby, e va da sè che immaginare qualsiasi divieto sarebbe illogico oltre che estremamente delicato per la gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica. Quella successiva sarà a Torino con la Juventus tra poco meno di un mese, il 17 dicembre: un lasso di tempo ampio. Potrebbe essere sfruttato per mettere in piedi una serie di iniziative combinate con la Roma – critica sulle barriere, ma collaborativa con le istituzioni sul fronte della gestione del rapporto con i tifosi – in modo da scongiurare divieti in una partita chiave come quella con la Juve. Ma tutto andrà valutato a partire da domani, mentre per i daspo da Bergamo ci vorrà qualche giorno ancora.
BARRIERE – Se per le trasferte tutto verrà discusso da domani in Osservatorio, è chiaro che i fatti di Bergamo frenano invece il compimento di quel percorso virtuoso per arrivare alla eliminazione delle barriere allo stadio Olimpico di Roma, obiettivo a cui puntano le due società della Capitale e che – va detto – rappresenta un fatto isolato in Italia, seppure ci siano altre tifoserie critiche (una osservazione che, più che la Questura di Roma, investe gli organismi centrali e l’uniformità dell’applicazione dei provvedimenti a livello nazionale). Derby con le barriere, per capirci. E non solo il derby. Nel 2017 si vedrà…