(…) I problemi dello scorso anno sono ormai archiviati, così come il rapporto difficile con il club (a volte voleva allenarsi da solo, ma non c’erano preparatori o fisioterapisti) e con Di Francesco (…).
Adesso sembra che Javier Pastore abbia messo tutto da parte: Fonseca lo gestisce bene, in estate gli ha consentito di mettere benzina nelle gambe pensando alla preparazione e non alle amichevoli e lo ha fermato quando era il momento opportuno, i tifosi lo fermano per strada e l’Olimpico gli ha riservato un vero tributo quando contro il Napoli ha corso per cinquanta metri per recuperare un pallone (…).
La testa viaggia veloce, le gambe ancora di più: «Ma la cosa più importante è la fiducia che ci dà il tecnico e il modo in cui ci parla. Io ho avuto diversi allenatori e ho appreso tanto da tutti: questo staff ha un’enorme voglia di far bene e di vincere.
Sono tutti giovani, hanno convinzioni importanti e ce le trasmettono. Per la Roma che vuole puntare in alto tutto questo è fondamentale». Ma la strada è lunghissima (…).
FONTE: La Gazzetta dello Sport