Dovrebbe essere questa sera a Cadice contro Malta o al massimo lunedì prossimo al Wanda Metropolitano di Madrid, quando la Spagna ospiterà la Romania. Di certo una delle due partite della Roja la giocherà Pau Lopez. (…)
E per il portiere della Roma sarebbe l’esordio assoluto in un gara ufficiale della Nazionale spagnola. (…) Insomma, dovesse succedere che davvero Pau giochi stasera o lunedì prossimo, novembre verrebbe cristallizzato per sempre come uno dei mesi portafortuna del numero uno giallorosso. (…)
«Con Luis Enrique ho iniziato ad essere convocato e sono molto felice di essere qui – ha detto Pau Lopez in un’intervista rilasciata ad As –. È chiaro che tutti vorremmo giocare, ma in porta sia in tre per un posto solo. Affronto ogni convocazione come qualcosa di speciale, mi alleno al massimo e prima o poi il mio momento arriverà. De Gea e Kepa sono portieri di altissimo livello, l’importante sarà farsi trovare pronto al momento giusto».
E se dovesse giocare titolare, ovviamente Lopez avrebbe gli occhi addosso anche di tutti i tifosi giallorossi. Che hanno imparato ad apprezzarlo in questi suoi primi mesi romani, dentro e fuori il campo. Dentro per come para e come si è messo a disposizione di Fonseca, fuori per l’intelligenza che sta dimostrando nei rapporti e nella sua voglia di integrarsi il più possibile con il tessuto sociale della capitale.
«Mi manca giocare dove lo hai sempre fatto e cioè nella Liga, ma sono molto felice a Roma – continua il numero uno romanista –. (…) E poi Pau è tornato sulla storia del taglio dello stipendio pur di sbarcare a Roma: «Nel calcio è una cosa che fanno anche altri giocatori, solo che magari non sempre si viene a sapere. Io l’ho fatto perché desideravo venire in Italia, avevo capito che questa era la cosa migliore per la mia carriera. Nel Betis ero un giocatore felice, come la mia famiglia era altrettanto felice a Siviglia. Ma ero convinto che Roma voleva dire fare la scelta giusta. E salire di livello». (…)
FONTE: La Gazzetta dello Sport