Quantomeno ora Paulo Fonseca ha una certezza in più: Cengiz Under i 90 minuti nelle gambe ce li ha eccome e lo ha dimostrato giovedì sera, quando alla Turk Telekom Arena di Istanbul ne ha giocati ben 81. E anche discretamente, guidando la sua Turchia nel pareggio interno con l’Islanda (0-0) che ha di fatto dato la certezza matematica della qualificazione ad Euro2020 ai padroni di casa (…).
Insomma, stavolta si può dire che Under sia tornato davvero. E la qualificazione della Turchia non fa altro che dargli ancora più entusiasmo ed autostima, due fattori che in questo momento gli servono come il pane (…). «Sono pronto per dare di nuovo il massimo per la Roma – ha detto il giovane turco – Voglio fare le cose al meglio per la mia carriera, crescendo passo dopo passo. Sono appena tornato da un infortunio, mi sono fatto male prima di riuscire a fare buone prestazioni. Ora voglio dare il massimo» (…).
Chi invece non può certo aver esultato è Henrikh Mkhitaryan, che da Roma ha seguito la sconfitta della sua Armenia in casa con la Grecia (0-1), sconfitta che di fatto ha sancito l’addio ufficiale a qualsiasi speranza di qualificazione ai padroni di casa (ma anche la vittoria non sarebbe servita, perché contemporaneamente la Finlandia ha battuto il Liechtenstein per 3-0.
Micki nei giorni scorsi ha però parlato, tornando sul difficile rapporto con Unai Emery, ritenuto il responsabile del suo addio dall’Arsenal dopo l’acquisto di Pépé. «(…) A un certo punto non ho accettato di restare in panchina a guardare gli altri: ho 30 anni e ho voglia di giocare. Lui e il d.t. Sanellehi mi hanno assicurato di credere in me, ma la Roma è stata molto più convincente» (…).
FONTE: La Gazzetta dello Sport