Dall’inizio di stagione ha potuto riposare solamente ottanta minuti, prima di entrare nel match di Europa League contro il Wolfsberger. Aleksandar Kolarov è sceso in campo in tutte le partite della Roma tra campionato e coppe, oltre a quelle della sua Serbia tra amichevoli e gare per la qualificazione all’Europeo. Il difensore (che in Nazionale mette una toppa al centro del reparto al fianco di Maksimovic) era in campo anche ieri nella gara pareggiata 2 a 2 contro la capolista Ucraina che, insieme al Portogallo ha strappato il pass per Euro 2020. Il deluso Kolarov dovrà quindi affrontare i play off di marzo per sperare di giocare il torneo europeo a 34 anni appena compiuti.
Ha spento le candeline il 10 novembre, giorno del ko contro il Parma, esprimendo il desiderio di poter rimanere alla Roma anche il prossimo anno. Desiderio realizzabile, anche perché in linea con la volontà della Roma che non vuole rischiare di perdere un giocatore carismatico e leader dello spogliatoio. Un primo contatto tra l’agente del terzino e la Roma c’è già stato, proprio per confermare di voler andare avanti insieme, agli inizi di dicembre ci sarà l’incontro vero e proprio per gettare le basi del rinnovo. Non sarà una formalità perché la prossima stagione, a 35 anni, Kolarov inevitabilmente non potrà giocare tutte le partite come quest’anno ma dovrà essere bravo a gestirsi. Di conseguenza il rinnovo dovrebbe essere fatto a cifre inferiori rispetto ai tre milioni (5 lordi) che percepirà fino al prossimo giugno.
La volontà della Roma è quella di proseguire con il terzino anche il prossimo anno, per poi offrirgli un ruolo all’interno della dirigenza. Kolarov d’altro canto potrebbe proporre nel prossimo contratto di un anno anche l’opzione di un prolungamento da calciatore fino al 2022, legato al raggiungimento di un certo numero di presenze. Le parti troveranno un punto d’incontro: a volontà della Roma è di non perderlo a febbraio, quando potrà firmare per altri club, quella del giocatore è di rimanere nel calcio che conta, magari riuscendo nuovamente a giocare la Champions League. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi