I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma e gli agenti della D.I.G.O.S. della Questura di Roma hanno notificato un’ordinanza, emessa dal GIP del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica, che dispone la misura cautelare degli arresti domiciliari per un ragazzo di 25 anni, tifoso laziale, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate e uso di strumenti atti a rendere difficoltoso il riconoscimento (artt. 110, 337, 339 commi 2 e 3, 582, 585, 576 c. 1 n. 5 bis c.p., art. 5 L.n. 152/1975).
Nel medesimo contesto, in Roma, Grottaferrata (RM), Sant’Oreste (RM), Anzio (RM) e Lariano (RM), sono stati eseguiti decreti di perquisizione personale e locale nei confronti del citato arrestato e di ulteriori 8 ragazzi, tifosi della Lazio, in relazione alla violazione del divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive (art. 6 c. 6 L.n. 401/1989).
L’indagine è stata avviata a seguito dei fatti verificatisi il 13 dicembre 2018, allorquando un gruppo di tifosi italiani, dopo aver assistito all’incontro calcistico “Lazio – Eintracht Francoforte”, si era recato nel quartiere Trastevere, per rintracciare ed aggredire tifosi tedeschi, perpetrando altresì una rapina nei confronti di uno di essi.
Nella circostanza, giunta sul posto una pattuglia di Carabinieri della Stazione di Roma Trastevere – impegnata nel quartiere in un servizio di prevenzione e attivata dal titolare di un esercizio commerciale della zona – notava i citati tifosi laziali, per poi pedinarli a distanza in attesa di rinforzi. Nel frangente, un carabiniere veniva fatto oggetto di un fitto lancio di oggetti contundenti da parte del gruppo di tifosi della Lazio, rimanendo colpito al capo, con una prognosi di 20 giorni per un trauma non commotivo.
L’attività investigativa, condotta da Polizia di Stato e Carabinieri, ha consentito di individuare nell’odierno arrestato colui che ha partecipato al lancio di oggetti all’indirizzo del militare dell’Arma (in particolare, scagliandovi contro un bidone dell’immondizia) e identificare ulteriori 8 appartenenti al gruppo ultras “Irriducibili”, responsabili di aver violato le disposizione sul DASPO.
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FONTE: Ufficio stampa Questura di Roma