Il pareggio contro il Wolfsberger ha lasciato l’amaro in bocca a Fonseca. Il tecnico portoghese già al termine della partita non aveva nascosto l’insoddisfazione per la prestazione della squadra, apparsa troppo sicura di sé e una lontana parente di quella ammirata nei primi sei mesi di gestione. Fonseca a caldo ha usato parole ferme e dure nei confronti di una parte dei calciatori e ha ribadito il concetto anche alla ripresa degli allenamenti.
Il 46enne ha manifestato il proprio disappunto per l’atteggiamento messo in campo in un match la vittoria avrebbe portato 880mila euro in più nelle casse del club) che poteva trasformarsi anche nel dramma di un’eliminazione. Quello che è chiaro agli occhi dello staff tecnico è che la Roma ha costruito una rosa lunga, ma in questo momento le alternative sono ad un livello decisamente inferiore di rendimento rispetto ai titolari.
I giocatori che più hanno deluso Fonseca rispetto alle aspettative dei primi giorni del ritiro estivo sono Under e Florenzi, che difficilmente troveranno spazio dal primo minuto negli impegni con Spal e Fiorentina. Il turco e il capitano giallorosso erano stati tolti dal mercato per precisa volontà del nuovo allenatore, che li aveva scelti come due dei pilastri su cui costruire le fondamenta della squadra che stava nascendo, mentre ora sono stati nettamente scavalcati nelle gerarchie.
Sulla fascia destra di difesa al numero 24 – se dovesse continuare a fare panchina l’agente è intenzionato a trovargli una nuova squadra sono stati ultimamente preferiti Santon (out per infortunio) e Spinazzola, pronto a cambiare fascia con il ritorno di Kolarov (Pau Lopez si riprenderà il posto tra i pali) sulla sinistra. In attacco invece il titolare inamovibile di quella zona del campo è Zaniolo, autore di 5 reti da inizio stagione. Impietosi poi i numeri di Fazio: con lui la Roma subisce 1,33 reti a partita, senza sono 0,56.
I giallorossi hanno trovato la quadra con la coppia Mancini–Smalling, ma con la Spal dovranno fare a meno di entrambi e Fonseca dovrà scegliere due tra Cetin, Jesus e lo stesso Fazio. Anche Mancini senza il compagno di reparto sembra calare di rendimento e infatti la Roma quando gioca l’inglese prende un gol ogni 115 minuti, senza di lui un gol subito ogni 63 minuti.
Davanti, dove Fonseca spera di poter abbracciare Petagna e liberare Kalinic, si attende ancora un miglioramento da parte di Mkhitaryan e Perotti. Kluivert è tornato in gruppo e si candida prepotentemente per una maglia da titolare. Domani servirà certamente un altro atteggiamento: una vittoria sarebbe fondamentale in virtù dello scontro diretto tra Lazio e Cagliari.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora