Nel corso degli auguri di Natale con i media ieri in Campidoglio non sono arrivate, come molti attendevano da giorni, dichiarazioni della sindaca Virginia Raggi sul nuovo stadio della Roma. Dichiarazioni che avrebbero potuto anche dare qualche garanzia in più a Dan Friedkin, magnate texano che vorrebbe acquisire il controllo del club giallorosso. Questo, però, non significa né che il nuovo stadio non si farà né che la trattativa sia saltata.
La Convenzione Urbanistica tra l’amministrazione comunale e la Roma è virtualmente conclusa con un sostanziale accordo fra le parti, anche se andrà in aula per l’approvazione probabilmente a marzo. In generale l’ottimismo regge. Il vero nodo della vicenda è sulla contestualità delle opere pubbliche e tutto è stato rimandato ad un anno dall’apertura dello stadio.
Pallotta chiede uno sforzo ulteriore a Friedkin passando da un’offerta di circa 750 milioni (compresi ricapitalizzazione e debiti) a 800. L’impressione è che se la trattativa non si sbloccherà al massimo entro metà gennaio, l’affare potrebbe saltare.
FONTE: La Gazzetta dello Sport