Quando parla di cattiveria si riferisce al momento difficile di Dzeko? In Coppa, in ogni caso, non ci sarà…
«No, assolutamente. Dzeko è un calciatore straordinario ma a 34 anni non può giocare sempre. Avrebbe bisogno di una spalla o, a volte, di un sostituto. Kalinic non è scarso, certo non è Van Basten, ma è un calciatore che credo possa dare una mano alla Roma almeno fino a giugno. Avrebbe però bisogno di un gol per sbloccarsi, almeno uno. A Parma giocherà per la squalifica di Dzeko, spero per lui che riesca a sfruttare l’occasione».
In che senso secondo lei la Roma non è cattiva sottoporta? «L’area te la devi mangiare, a volte vedo troppa leziosità, non solo degli attaccanti. Non va bene, perché poi la squadra gioca, Fonseca mi piace tanto, basterebbe metterci qualcosa in più lì davanti». (…)
A proposito di chi ha giocato fino a quarant’anni: il gol a calciotto del suo amico Totti su punizione da ieri sta facendo il giro dei social… «Lo dicevo prima, la classe non passa mai, neppure a 50 anni. Francesco, poi, vive per il calcio, è straordinario. Magari qualche altro anno poteva ancora giocare (ride, ndr)».
Da poco ha smesso anche De Rossi. «Me lo ricordo, così biondo, che iniziava ad affacciarsi in prima squadra. Ha fatto una bellissi- ma carriera, peccato non sia riuscito a vincere lo scudetto e peccato che la sua esperienza al Boca sia durata poco. Ma lì lo amano tutti, ha lasciato davvero un ricordo incredibile in soli pochi mesi».
FONTE: La Gazzetta dello Sport