Quello che molto probabilmente sarà il suo ultimo derby da presidente lo ha vissuto da Boston, dove è tornato qualche giorno fa per seguire la fase finale della trattativa con Friedkin e per assistere da bordocampo alla sfida tra i Celtics e i Los Angeles Lakers. “E’ un peccato aver pareggiato questa partita, sono molto orgoglioso di come ha giocato la squadra e di come ha saputo far fronte a tutti gli infortuni subiti. Sono fiero di tutti” il commento di Pallotta al fischio finale del derby tra Roma e Lazio.
Il numero uno giallorosso in questi mesi ha manifestato a più riprese la propria soddisfazione per il lavoro sul campo di Fonseca e per quello sul mercato di Petrachi, chiamato a sistemare la situazione dopo i “disastri” di Monchi. Ma ora Pallotta è destinato a salutare la Roma entro breve tempo: i legali di Friedkin hanno completato la due diligence ed è iniziata la stesura dei contratti per arrivare poi al “signing” dell’accordo preliminare, che seguirà l’accordo verbale e la lettera d’intenti firmata a ridosso di Capodanno. I tempi per le firme sono leggermente slittati rispetto al previsto, ma ogni giorno, a partire da lunedì 10 febbraio, viene considerato quello buono per la fumata bianca, che sarà seguita da un comunicato per la Consob.
Il prezzo stabilito tra Pallotta e Friedkin sarà di poco inferiore a 550 milioni, cifra che non comprende i debiti e l’aumento di capitale già varato dall’assemblea degli azionisti della Roma. Pallotta aveva ragionato sulla possibilità di mantenere la quota del 3% della società in mano ad AS Roma Spy Llc, ma le ultime notizie vogliono una definitiva uscita di scena del tycoon bostoniano, che sta pensando a un futuro in Inghilterra insieme a Franco Baldini.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora