All’Olimpico la Roma sta andando come un treno. Sul prato di casa i giallorossi sono tornati a far sentire la pressione a qualsiasi avversario. Che infatti spesso ci lascia l’intera posta in palio. Ultimamente, anzi, accade sempre. Nove vittorie di seguito ottenute da Spalletti e i suoi in campionato, tre nel finale della scorsa stagione e sei in questa: tutte all’Olimpico. Potrebbe essere questa una delle chiavi della corsa verso la Juve e verso la possibilità di andarsi a giocare le chance di arrivare lassù. Tra il Pescara (stasera), il derby (domenica prossima) e il Milan (la sera di lunedì 12 dicembre) la Roma vuole continuare con il ritmo-Olimpico che tiene da diversi mesi (l’ultima vittoria mancata in A risale all’11 aprile, 1-1 contro il Bologna): significherebbe arrivare alla sfida in casa della Juventus (sabato 17 dicembre) avendo fatto il massimo, con la possibilità appunto di poter puntare agli step che porterebbero alla vetta. L’anno giallorosso si chiuderà, poi, con un’altra sfida interna, contro il Chievo.
STRISCIA La Roma nello stadio di casa ha concluso con tre vittorie lo scorso campionato. Tra la fine di aprile e l’inizio di maggio, quando la serie A stava volgendo al termine, i giallorossi hanno battuto Torino, Napoli e Chievo: 7 gol segnati, solo 2 subiti e 9 punti messi in cassaforte. Poi è arrivata l’estate e dopo il caldo e le vacanze Spalletti e i suoi (preliminare di Champions a parte) hanno ripreso con lo stesso ritmo casalingo: Udinese, Samp, Crotone, Inter, Palermo e Bologna, tutte cadute in questo campionato nell’Olimpico giallorosso. Anche in questo caso i 18 punti messi da parte non sono pochi, indicano un andamento più che buono, quasi da primato. E infatti per ora la differenza con la Juve – che Totti ha imputato anche a una mancanza di tenacia e cattiveria agonistica – arriva dai passi falsi compiuti in trasferta (2 pareggi e 3 sconfitte sulle sette gare giocate in campionato). Perché come detto, dall’altra parte del tabellone, quella relativa al cammino casalingo, la classifica della Roma è immacolata: 6 partite, 6 vittorie.
PARADOSSI La Roma è tornata a fare dell’Olimpico casa sua, nel vero senso della parola. Come accaduto sempre nelle epoche vincenti, da quella di Capello alla prima di Spalletti giusto per rimanere agli ultimi 17 anni. Gol e punti, spettacolo e successi. La Roma all’Olimpico va come un treno. Ed è quantomeno paradossale che ciò accada nonostante gli spalti malinconicamente mezzi vuoti, con la società che è impegnata in un difficile tragitto verso il nuovo stadio. Proteste dei tifosi, barriere nelle curve, progetti di cui si parla da anni eppure si resta sempre all’Olimpico. Ma per fortuna la Roma, soprattutto da quando è tornato Spalletti, è riuscita ad andare oltre tutto ciò. Non ha guardato gli spalti semivuoti, non ha pensato allo stadio che sarà; o comunque ha dato a questi fattori un peso relativo. Perché il presente vale più di tutto e la Roma in casa deve viaggiare a certi ritmi: nove vittorie sulle ultime nove all’Olimpico sono certi ritmi, quelli giusti. Dal ritorno sulla panchina della Roma Spalletti non ha mai perso in campionato all’Olimpico.
COPPE Anche in Europa (ripetiamo: preliminare di Champions a parte) la Roma non si è fatta mancare abbuffate di gol e punti. Perché il primato ottenuto nel girone di Europa League, che permetterà peraltro di evitare avversari “pesanti” già dal prossimo turno, è stato costruito soprattutto con le due quaterne dell’Olimpico, il 29 settembre all’Astra (4-0) e giovedì al Viktoria (4-1). Punti e gol, spettacolo e vittorie. E in questo caso: nonostante la seconda coppa europea all’inizio del proprio percorso non sia proprio il massimo della vita. Ma ormai il ritmo della Roma all’Olimpico è quello giusto, quello che potrebbe significare avvicinarsi alla vetta. Le prossime tre, a partire da quella con il Pescara di stasera, i giallorossi le giocheranno all’Olimpico. Se mantengono questi ritmi…