La Roma del 2020 ha perso 5 partite su 7 di campionato, collezionando 4 punti sui 21 disponibili. Fuori dalla Coppa Italia, lontana 6 punti – con doppio scontro diretto e la differenza reti che premia l’Atalanta – dalla zona Champions. E il confronto col passato brucia: due punti in meno rispetto alla gestione Di Francesco pre-esonero.
Il presidente Pallotta non dà alibi: «Il fatto che ci sia una trattativa in corso (per la cessione del pacchetto di maggioranza a Dan Friedkin, ndr) non può condizionare – spiega –. Questa squadra ha tutto per fare bene. Deve solo giocare». Che il d.s. Petrachi sia in bilico ormai è noto, tant’è che potrebbe anche rescindere prima di fine stagione, visto che ora non sono più idilliaci neppure i suoi rapporti con Pantaleo Longo, giunto con lui dal Torino.
In ogni caso, sul volo che ha riportato la squadra da Bergamo, Petrachi non ha parlato con i calciatori, rispettando le volontà dell’allenatore e della dirigenza, ancora seccata per lo sfogo non autorizzato della scorsa settimana.
L’allenatore, comunque, sente ancora sua la squadra e ieri lo ha ribadito in un breve faccia a faccia col gruppo. Questo il senso del suo discorso: con l’Atalanta siete andati meglio che contro Sassuolo e Bologna. Continuiamo così, non molliamo, perché ci aspetta l’Europa League. Subiamo ancora troppi gol, ma sono convinto che possiamo vincere le prossime due partite (Gent e Lecce, ndr) e rimetterci in carreggiata, perché la stagione non è ancora finita.
FONTE: La Gazzetta dello Sport