C’è ancora una volta la firma di Edin Dzeko nella sofferta vittoria 3-2 della Roma con il Pescara, che riporta i giallorossi al secondo posto in classifica, insieme al Milan e a quattro punti dalla Juventus capolista, sconfitta dal Genoa. Con la doppietta di ieri sera il bosniaco è salito a 12 gol in serie A, 17 stagionali in 20 gare disputate con la Roma: numeri che gli hanno fatto superare anche Gabriel Omar Batistuta, che nell’anno del terzo scudetto si fermò a 15 gol nelle stesse partite. «Ho segnato 12 reti in campionato – l’analisi del bosniaco al fischio finale – e mi sento bene, voglio continuare così e fare sempre meglio». Anche la squadra, però, deve fare meglio perché ieri sera ha rischiato di pareggiare una partita che dopo 10 minuti sembrava già vinta. «Siamo partiti molto bene, abbiamo realizzato due reti all’inizio del match, poi forse ci siamo accontentati del doppio vantaggio. Abbiamo perso troppe palle e non abbiamo giocato meglio, ci siamo svegliati solo dopo il loro gol ma l’importante è che abbiamo ottenuto i tre punti, anche se non è stato facile». La Roma è tornata al secondo posto, ma rispetto a quanto fatto col Pescara deve fare un salto di qualità dal punto di vista del gioco per puntare allo scudetto.
«Alla Juventus non pensiamo, guardiamo partita dopo partita. Non so perché abbiamo smesso di giocare, non dovevamo avere paura perché eravamo in casa e siamo più forti di loro, negli ultimi venti minuti è stata dura. Il derby sarà un’altra storia: vogliamo vincere e faremo di tutto per riuscirci ma dobbiamo migliorare, perché se giochiamo come contro il Pescara non vinceremo». Pochi minuti dopo arriva la risposta di Luciano Spalletti. «Cominciasse Edin a giocare meglio – l’analisi del tecnico – perché non contano solamente i gol. È fondamentale l’impatto fisico, lottare su ogni pallone e su quello dobbiamo ancora migliorare. Siamo in un periodo di cambiamento, non ci piace essere belli ma vogliamo essere vincenti, e abbiamo vinto. È più difficile affrontare una squadra che è libera mentalmente perché non ha niente da perdere». «Ci sono stati due o tre occasioni che non abbiamo sfruttato – conclude Spalletti – quando credi che sia tutto facile sul 2-0 e non fai le cose con determinazione, puoi avere problemi. Non esistono partite semplici, e con una classifica così corta ci può stare qualsiasi cosa».