Da Ask Monchi ad Ask Friedkin. Le risposte da hashtag di James Pallotta non cambiano, quando il gioco si fa duro e i duri non hanno ancora cominciato a giocare. In questo caso le risposte via whatsapp ai cronisti italiani che hanno provato a contattarlo per chiedere conto delle novità societarie sono state identiche e tendenti verso un concetto: non dipende da me ma dall’acquirente se il «deal» non si chiude.
Pallotta teso, Friedkin aspetta: la cessione Roma al momento – «Il Coronavirus però non c’entra» aggiunge al portale Corrieregiallorosso.com Pallotta, che per la prima volta dall’inizio delle negoziazioni appare contrariato. Determinato a disfarsi di un bene ancora produttivo, con tanto di plusvalenza da 80 milioni da dividere con i soci, il presidente della Roma teme di dover ridiscutere da capo i termini di un accordo abbastanza limpido, raggiunto tra Natale e Capodanno dopo un mese di trattative serrate.
Friedkin da parte sua non si è ritirato dall’affare, vuole ancora comprare il club e tutto ciò che lo circonda, ma rinvia il momento dell’offerta vincolante. Prima, comprensibilmente, vuole capire cosa possa accadere nel mondo da qui a qualche settimana e poi, soprattutto, intende valutare le ricadute economiche dello stop sanitario sul sistema calcio. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida