Appuntamento a mercoledì. Forse. La Roma, come prevedibile, ieri ha ufficializzato l’annullamento della ripresa degli allenamenti che era stata programmata, con inevitabile scetticismo, per la giornata di oggi. Decisione logica e più che condivisibile, magari non da tutti, visto che ci sono società (bacchettate da Tommasi presidente del sindacato calciatori) che continuano a spingere perché almeno gli allenamenti possano proseguire, roba da pazzi per non dire di peggio. Non è detto, oltretutto, che la Roma si ripresenti a Trigoria mercoledì della prossima settimana. Il giorno della ripresa non è stato indicato a caso.
Ventiquattro ore prima, infatti, è in programma la riunione straordinaria dell’Uefa che dovrà decidere in primis sulle coppe europee. E molto probabilmente si deciderà per una definitiva sospensione (la prossima settimana sarebbero in programma le due partite di ritorno degli ottavi di finale di Champions, le sei di Europa League più gli impegni d’andata di Roma e Inter contro Sivigia Getafe). Il presidente Ceferin ha tentato di resistere sino all’ultimo, ma su spinta della stragrande maggioranza di federazioni e leghe, deciderà per lo stop. E poi si vedrà visto che ora non si può neppure immaginare quando sarà possibile tornare in campo senza rischi.
Gli allenamenti sono fermi, ma la Roma continua a muoversi con l’obiettivo di aiutare, sensibilizzare, tenere compagnia, regalare un sorriso. È di ieri un toccante messaggio del tecnico Fonseca che, se me ce ne fosse stato bisogno, ha ribadito le sue qualità umane: «In questo momento la strategia di gioco è chiara a tutti: stiamo a casa. Ed è quello che sto facendo anche io qui a Roma. Insieme possiamo vincere questa battaglia in Italia, in Europa e nel mondo e sono sicuro che questa emergenza sanitaria che ora ci separa, ci unirà di più in futuro», queste le parole con cui il portoghese ha voluto essere al fianco di tutti. Non solo Fonseca nella Roma.
Ieri ha fatto sentire la sua voce anche Edin Dzeko. Il bosniaco ha diffuso due video in cui ha invitato a sostenere l’ospedale Spallanzani perché è sacrosanto «aiutare chi ci aiuta». La Roma, dal canto suo, dopo i centomila euro devoluti dal presidente Pallotta e da Roma Cares, ha voluto partecipare idealmente ai tanti cori e canti che in questi giorni di reclusione in casa, hanno visto protagonisti i cittadini della nostra città. Molti di questi cori hanno visto protagonisti i tifosi giallorossi con la colonna sonora, quasi sempre, dell’inno vendittiano. A questo proposito la Roma donerà una maglia autografata al miglior video che si vedrà in questi giorni. (…)
FONTE: Il Romanista – P. Torri