L’Aic si schiera contro la possibilità di ricominciare gliallenamenti. E lo fa attraverso un duro comunicato: «Denunciamo la paradossale situazione che si sta verificando: nonostante l’intervento del Presidente del Consiglio, che ha adottato misure urgenti fino al 25 marzo, ci rattrista registrare un comportamento scriteriato di alcuni club, che si ostinano a convocare gli atleti in piccoli gruppi per il controllo della temperatura».
Una posizione che fa seguito a quella dei medici di Serie A, responsabili penali e, pertanto, lontanissimi dall’idea di scendere in campo: «Esprimiamo una forte preoccupazione circa la tutela della salute dei tesserati, qualora si tornasse al lavoro. Consigliamo di non riprendere l’attività fino al miglioramento dell’emergenza». Appelli che verranno raccolti?
Le 20 società del campionato sono attualmente ferme, tuttavia non c’è ancora certezza sui tempi della ripresa: dipenderà dall’evolversi della situazione legata al Coronavirus e dagli stessi club, che inevitabilmente non potranno non “pesare” la volontà di medici e Aic. Intanto i centri sportivi sono deserti.
FONTE: La Gazzetta dello Sport