Il vertice di ieri tra Lega ed Aic è stato rinviato ai prossimi giorni. L’intenzione della Lega era di chiedere la partecipazione dei giocatori all’opera di contenimento delle spese che si traduce nella sospensione degli ingaggi relativi al periodo di inattività, indipendentemente dalla ripresa o meno dei campionati. Trovare un linea guida comune a tutte le squadre non è facile e il modello Juventus non è replicabile. «L’auspicio è portare a termine la stagione. Nella malaugurata ipotesi di chiusura lo scenario ci vedrà sicuramente partecipi», il pensiero dell’Aic in una nota diffusa ieri.
Per «le categorie più in difficoltà, dilettanti, calcio femminile e i redditi più bassi delle categorie professionistiche» l’idea è la costituzione di un fondo che verrebbe alimentato con parte dei tagli dei giocatori delle categorie superiori. Ma l’Aic sottolinea: «I calciatori sono già sintonizzati ma non si è ancora avuto contezza della parte che vorranno e dovranno fare le altre componenti del movimento. Figc, leghe e organizzazioni internazionali che apporto daranno?».
Domani, inoltre, andrà in scena una videoconferenza convocata dall’Uefa con le leghe europee. Sul calendario internazionale verrà ribadita la disponibilità a ripartire per l’inizio di giugno. Per quanto riguarda il mercato l’Eca ha proposto una finestra permanente, dall’estate a fine dicembre, le Leghe restano divise.
FONTE: La Gazzetta dello Sport