Con l’emergenza Covid-19, anche la vendita della Roma si è fermata. Ormai da qualche settimana, in coincidenza con il blocco di tutte le attività non essenziali, la due diligence in corso da parte di JpMorgan e il negoziato fra James Pallotta e Daniel Friedkin hanno spento i motori, sono in quarantena, e non si sa se torneranno a trattare. Intanto l’approvazione del bilancio preliminare , chiuso con una perdita di 84 milioni è stata rinviata.
Il nuovo rendiconto dovrà recepire le ulteriori passività che a causa del coronavirus emergeranno, facendo salire quindi il risultato negativo. Andrà quindi fatta una nuova operazione di rafforzamento patrimoniale, oltre quella in corso di 150 milioni. «L’affare al momento è ancora possibile? Sempre», ha detto ieri il presidente Pallotta, cercando di puntualizzare le indiscrezioni riguardanti la fine della trattativa con il gruppo che fa capo al magnate texano Friedkin.
Ora il valore della Roma sarà molto ma molto più basso e sotto i 600 milioni il venditore non potrebbe scendere. Ma se la trattativa dovesse rinascere, chissà quando, è sicuro che la società non potrà valere come prima perché troppe cose sono cambiate.
FONTE: Il Messaggero