In Italia, a differenza di altri paesi europei, l’idea non sembra essere quella di esser pronti a tutti per portare a termine il campionato. Se altre Leghe sembra siano disposte a giocare anche durante il periodo di agosto, la Serie A per alcune società dovrà terminare entro il 30 giugno, senza arrivare a giocare a luglio, mettendo così in conto di dover scendere in campo ogni tre giorni.
Tra i punti su cui le squadre sfavorevoli a riprendere il campionato c’è il problema del prolungamento dei contratti dei giocatori in prestito; ci sono tutti i dubbi e le scadenze relative ai bilanci e al Fair Play Finanziario che le squadre devono consegnare obbligatoriamente alla fine della stagione; ancora ci sarebbe il problema di dover far giocare ad alcune squadre di A le competizioni europee, costringendo così alcuni club a un riposo minore rispetto ad altre società. I nodi da sciogliere sono molti , ma prima di poter fare qualunque tipo di discorso bisognerà attender l’evolversi della vicenda coronavirus.
FONTE: La Gazzetta dello Sport