L’ultimo è stato uno dei più belli, sicuramente quello dove si è vista la migliore espressione di gioco della sua Roma. Il più recente successo contro la Lazio è datato 3 aprile, l’unica stracittadina di Luciano Spalletti da quando è tornato sulla panchina giallorossa. Una vittoria rotonda, ottenuta con una mossa a sorpresa a livello tattico che spiazzò Pioli. La Roma vinse 4-1 scegliendo di giocare con il 4-2-4, senza dare punti di riferimento in attacco alla Lazio. Una grande soddisfazione per Luciano Spalletti, che ha imparato a conoscere gli umori di Roma e sa quanto sia importante il derby, quanto possa incidere sulla stagione delle due squadre. Per questo motivo il tecnico toscano si è preoccupato di lavorare molto sul piano psicologico dopo la sconfitta contro l’Atalanta. In una settimana la Roma ha vinto due partite, soffrendo un po’ in quella di domenica sera contro il Pescara, ma si è messa nelle condizioni di affrontare la Lazio in buone condizioni psicologiche.
BILANCIO FAVOREVOLE – La storia di Spalletti nei derby è fatta di vittorie e successi, ma il bilancio è favorevole: nove partite giocate, quattro vittorie, due pareggi e tre sconfitte. Un altro ricordo piacevole nelle sfide contro la Lazio per il tecnico toscano è stato quello legato al suo primo successo. Era il 26 febbraio 2006, il suo primo derby vinto. La sua Roma stabilì il record di vittorie e giocò il derby senza Francesco Totti, che si era rotto la gamba la domenica precedente contro l’Empoli, per quella entrata durissima di Vanigli. Il capitano quella sera era allo stadio con le stampelle e Spalletti lo rese protagonista. Tutti i giocatori alla fine indossarono la maglia numero dieci, compreso l’allenatore. Che durante la settimana escogitò una mossa a sorpresa per compattare la squadra. Durante il ritiro decise di andare a trovare Totti convalescente a casa, con tutti i compagni al completo. La vittoria fu dedicata al capitano e alla fine all’Olimpico, all’epoca ancora pieno, ci fu una grande festa. La pagina più triste dei suo derby romani riguarda l’ultimo giocato prima di lasciare la Roma. Era l’11 aprile 2009, la sua squadra dopo quattro minuti si ritrovò sotto di due gol. Uno due firmato da Pandev e Zarate. Spalletti fu costretto a entrare in campo a scuotere i suoi giocatori, che sembravano bloccati. La partita ormai era segnata e fu carica di tensioni. La Roma rimase in nove per i cartellini rossi a Panucci e Mexes, e nell’intervallo anche l’allenatore fu espulso con Tare dall’arbitro Morganti. Finì 4-2 per la Lazio.
IL RECORD DI CAPELLO – Spalletti al derby ci tiene in modo particolare e pur avendo il bilancio leggermente favorevole ha la possibilità di regalare ai tifosi una grande soddisfazione ed eguagliare Fabio Capello, che è l’allenatore della storia della Roma che ne ha vinti di più: sette. Se Spalletti dovesse fare filotto e aggiudicarsi la sfida con la Lazio del 4 dicembre, quella del 30 aprile e se dovesse ritrovare la Lazio in semifinale di Coppa Italia avrebbe la possibilità di raggiungere il tecnico dell’ultimo scudetto giallorosso. Impresa complicata ma non impossibile. Ha vinto l’ultimo derby, dopo essere rimasto per sette anni lontano dalle tensioni e dalla magia della stracittadina. Adesso ci si ritrova dentro e vuole regalare una grande soddisfazione ai tifosi. Anche perché domenica la Roma ha la possibilità di restare nella scia della Juventus, che con la sconfitta contro il Genoa di domenica scorsa ha dimostrato di non essere imprendibile.