Mentre qualche club spera ancora in una ripresa della attività fissata al 4 maggio, si procede spediti verso la proroga al 18 dello stesso mese, data che convince le varie parti interessate e permetterebbe comunque alla Serie A di concludere il torneo entro fine luglio, per lasciare spazio alle competizioni europee in agosto.
Anche i calciatori sono più favorevoli ad una ripartenza nella seconda metà di maggio, tempistica che li farebbe sentire come una normale industria del Paese e meno privilegiati. Scenari diversi, invece, per le serie inferiori: Serie B, C e D attenderanno una fase di contenimento dell’epidemia maggiore, in quanto non hanno le risorse adeguate per adattare il protocollo sanitario richiesto dalla Figc.
Il presidente della Lega Pro Ghirelli avverte: “Senza pubblico non abbiamo risorse e sponsor. È un disastro già adesso, ma il danno maggiore per noi è quello del prossimo anno”. Queste invece le parole di Sibilla, presidente della LND, che si augura la ripartenza: “Abbiamo anche un forte ruolo sociale“.
FONTE: Tuttosport – S. Sacchi