Che messaggio può essere, non solo per il calcio stesso?
“Il calcio possa servire per altre aziende a essere sicuri, a mettere in sicurezza tutto l’ambiente lavorativo con protocolli sanitari adeguati, così che tutti i dipendenti possano essere tranquilli e lavorare”.
Rinuncia parte degli stipendi?
“Un messaggio di vicinanza sia per la società sia per i dipendenti che lavorano per noi, che fanno tutto per noi, che ci stanno sempre accanto. Ci siamo parlati tutti quanti e abbiamo deciso fosse la decisione più giusta”.
Cosa rappresenta la Roma?
“Ci sono passati veramente tanti tanti campioni. Da piccolo vedevo Batistuta, poi il periodo di fenomeni come Totti-Cassano che facevano divertire veramente, vedevi la Roma solo per loro. È una squadra che mi ha trasmesso sempre allegria, adesso che ci sono so cosa sia la Roma, con tutti i tifosi calorosi, una città che vive di calcio solo per la Roma, te lo fa sentire ogni volta allo stadio”.
L’esperienza a Torino dove hai giocato la Champions, il vostro obiettivo?
“Sono fenomeni sia dal punto vista fisico, tecnico che mentale. Ho imparato tanto e la serata di Champions resta indimenticabile per me perché è stata la mia prima presenza e spero di farne altre con la Roma. Sarà dura, ma è un obiettivo vero e proprio”.
Hai giocato all’Atalanta, sei rimasto in contatto con molto amici di Bergamo per capire la situazione ancora di emergenza legata al COVID-19?
“È veramente dura vedere Bergamo e tutte le città del nord colpite in maniera così dura dal virus”.
Nazionale?
“È il sogno di tutto. Fin da piccolo vedi Mondiali, Europei e sogni di giocare per tutti gli italiani che ti guardano. Sono entrato in Nazionale nel 2018 e non siamo andati al Mondiale ed è stato un dispiacere enorme, quindi voglio e vogliamo disputare un grande Europeo”.
FONTE: Sky Sport