Il calcio tramite la sua commissione interna ha stilato un protocollo medico-sanitario per la ripartenza, gli altri sport ne stanno mettendo a punto uno generale. La commissione tecnico-scientifica del governo ha espresso un feedback positivo dopo averlo esaminato, ma i punti su cui si discute sono 3: dove reperire i tamponi, come analizzarli e la responsabilità in caso di contagio. Sui primi due la Figc ha diverse proposte, tra le quali anche Campus Bio-Medico, che ha già un accordo con la Roma. Il CEO giallorosso Fienga ha sottoposto l’intesa all’attenzione della Federcalcio. Ed è lo stesso Campus a mettersi a disposizione.
«Quella della mancanza dei tamponi è una questione passata» spiega il direttore generale, Paolo Sormani. «Il Campus ha una potenzialità di analisi di 500 tamponi al giorno – dice al quotidiano -. Oggi per avere la risposta del TCR real time ci vogliono circa 6 ore. Capite bene che, da un punto di vista epidemiologico, in tre giorni tutta la serie A avrebbe le risposte». Non si parla solo di test molecolari «perché la proposta che abbiamo fatto è quella di un check-up che prevede una visita internistica, analisi ematochimiche, due tamponi e due test sierologici per i calciatori e c’è anche un protocollo per lo staff tecnico».
FONTE: Il Messaggero