Dovevano giocare in Colombia la finale di Sudamericana. Sei i superstiti recuperati sul luogo dell’incidente, ma uno è morto nel trasporto all’ospedale: 75 vittime – L’aereo che trasportava i giocatori della Chapecoense, squadra della Serie A brasiliana che si recava in Colombia a giocare la finale di Copa Sudamericana, si è schiantato nella notte mentre si avvicinava all’aeroporto José Maria Cordoba della città colombiana di Medellin alle 10 ora locale, alle 4 in Italia. L’aereo ha perso il controllo con la torre di controllo e, riferiscono i media locali, si è schiantato mentre tentava un atterraggio di emergenza: era decollato da Santa Cruz de la Sierra in Bolivia, dove aveva fatto uno scalo tecnico, con 81 persone a bordo, 72 passeggeri e 9 di equipaggio (48 membri del club, 21 giornalisti). La squadra della città di Chapeco, nello stato brasiliano, di Santa Catarina, si dirigeva a Medellin per disputare mercoledì la partita di andata della finale della Coppa Sudamericana contro l’Atletico Nacional. Il comandante della Polizia di Antioquia, regione in cui si è verificato lo schianto, il General José Acevedo Ossa ha comunicato che i superstiti dell’incidente recuperati erano inizialmente sei, e che non ci sono motivi per sperare di trovarne altri. Lo stesso Generale ha poi comunicato che le vittime sono in realtà 76, perché uno dei sei sopravvissuti è morto durante il traporto all’ospedale. Poi è arrivato il ritrovamento di un nuovo giocatore ancora in vita.
Tristeza, que injusta es la vida hay veces, fuerza hermanos @ChapecoenseReal pic.twitter.com/DsSLQKLMTf
— Osc?r P?tiño (@Oscar_Patino) 29 novembre 2016
I PRIMI SUPERSTITI
— I primi giunti all’Hospital de la Ceja sono l’esterno sinistro Alan Ruschel e il portiere Danilo, feriti: avevano postato una foto prima della partenza dall’aereo, viaggiavano fianco a fianco. Il primo sarebbe arrivato in stato di choc, con fratture multiple (anche del bacino) e lacerazioni alla testa, il secondo è poi morto per le ferite. Un terzo giocatore giunto all’ospedale è Jackson Follmann (il secondo portiere), che però avrà bisogno di essere trasportato in un’altra sede per la gravità delle ferite. La quarta sopravvissuta è la hostess Jimena Suárez, il quinto il giornalista Rafael Henzel. Chiude il conto dei superstiti Erwin Tumiri, tecnico di volo. nelle prime ore del mattino colombiano è arrivata la notizia del ritrovamento di un sesto sopravvissuto, il calciatore Helio Zampier Neto, che è stato portato in ospedale. Ma allo stesso tempo viene segnalata la morte, sempre in ospedale, del portiere Danilo.
Ci sono poi otto giocatori della prima squadra della Chapecoense che non sono saliti sull’aereo perché non convocati per la partita. Sono: Nemen, Demerson, Boeck, Andrei, Hyoran, Martinuccio, Moises e Nivaldo.
LE VITTIME — Non ci sono vere star, nella rosa della Chape: la squadra era stata costruita a basso costo, la forza era il collettivo. I giocatori più noti erano l’attaccante Bruno Rangel, di ritorno da un’esperienza in Qatar, il terzino Dener, il mediano Gil, oltre al centrocampista Cleber Santana, che nella stagione 2009-2010 giocò nell’Atletico Madrid. L’allenatore era Caio Junior, 51 anni, una lunga esperienza in panchina, anche in piazze nobili come Flamengo, Palmeiras, Botafogo.
Il pensiero dell’AS Roma è rivolto al @ChapecoenseReal e a tutte le persone coinvolte nella tragedia aerea in Colombia.#ForçaChapecoense pic.twitter.com/NQ1zdhAopO
— AS Roma (@OfficialASRoma) 29 novembre 2016
PROBLEMI “ELETTRICI”
— L’aereo caduto in Colombia con 81 persone a bordo aveva segnalato problemi all’impianto elettrico: lo rende noto in un comunicato l’aeroporto internazionale di Medellin. Il velivolo, un British Aerospace 146 gestito dalla compagnia charter boliviana Lamia, nell’impatto si sarebbe spezzato in due parti. Avrebbe avuto il via libera per un atterraggio d’emergenza ma non sarebbe riuscito a raggiungere l’areoporto. Mauricio Parodi, direttore della Protezione civile locale, ha detto che l’aereo dovrebbe trovarsi in una zona denominata Cerro Gordo, una montagna difficile da raggiungere anche a causa del fango.
STESSO AEREO PER MESSI — Con la stessa compagnia e con lo stesso velivolo aveva recentemente volato anche la nazionale argentina: aveva 17 anni di vita ed era l’unico della compagnia boliviana Lamia. Secondo alcune ricostruzioni il club brasiliano avrebbe chiesto ieri di poter viaggiare con un altro charter di una compagnia brasiliana, ma la richiesta sarebbe stata respinta dalle Autorità (Anac) perché arrivata troppo tardi.
ATTIVITÀ SOSPESE — La partita, prevista per la notte di domani (orario italiano) è stata ovviamente subito rimandata, la Conmebol (confederazione sudamericana) ha annunciato la sospensione di tutte le attività fino a nuovo ordine.