Il Presidente della Roma, James Pallotta, ha deciso di scendere in campo nella lotta contro il coronavirus, aderendo a una cordata di imprenditori e scienziati che sarebbe a lavoro per trovare una cura al virus. La notizia è stata riportata dal Wall Street Journal, ma non sono stati riportati altri dettagli in merito alla ricerca o dei soggetti che ne fanno parte. Pallotta però ha parlato, dichiarando quanto sia orgoglioso del lavoro della fondazione Roma Cares. Queste le sue parole.
«Non potrei esserlo di più. Molti club dovrebbero utilizzare singolarmente e collettivamente la loro voce per buone cause, perché quando succede i risultati ci sono. Noi non siamo una squadra solamente in campo. La nostra fondazione è per certi versi simile alla “Shamrock” dei Celtics. Il progetto originale mio, di Baldissoni e Paul Rogers era quello di creare una presenza costruttiva nella comunità. Ci sentivamo in dovere di offrire alla città di Roma qualsiasi tipo di contributo, per aiutare i bisognosi sia nella capitale che nel resto del mondo. E, in questo, volevamo trovare anche un modo di includere i nostri tifosi a livello globale, e penso alla campagna Missing Children. Non si tratta solo di dare dei soldi, ma di creare coscienza su certi problemi ed utilizzare in modo costruttivo la nostra piattaforma. Fienga ha fatto un grandissimo lavoro con Roma Cares contro il Covid-19, tutta la società ha fatto lo stesso e io sono orgoglioso anche dei giocatori attuali e del passato che si sono offerti volontariamente per collaborare con noi».
FONTE: La Gazzetta dello Sport – C. Zucchelli