C’è una nuova grana per James Pallotta. Un gruppo piuttosto folto di soci americani (si parla di una cinquantina di soggetti) ha promosso una class action nello stato del Delaware, dove Pallotta per ragioni fiscali stabilì 2011 la sede sociale della compagnia creata ad hoc per controllare la Roma, lamentando violazioni dei patti interni in merito alla decisione delle società. La vertenza è stata depositata al tribunale specializzato in controversie di diritto societario, chiamato Court of Chancery.
La storia, sulla quale Pallotta glissa derubricandola a questione di scarsa importanza, nasce da alcuni azionisti di minoranza di cui fino a ieri si ignorava praticamente l’esistenza. Il documento sostiene che il patron della Roma in compagnia degli altri soci potenti stiano cercando di “spazzare via” gli interessi dei piccoli azionisti.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida