Prove di pseudo normalità. A Trigoria la Roma riprende gli allenamenti. Il primo ad arrivare è stato Pau Lopez, seguito poi dagli altri 28 calciatori della rosa, ai quali s’è aggiunto il ds Petrachi.
Le sedute individuali della squadra, divisa in tre gruppi in altrettanti campi di gioco (quelli in erba) hanno avuto luogo in tre orari diversi: 9.30, 10.45 e 12. La prima sessione è durata un’ora. C’era anche Zaniolo che, pur non lavorando in palestra (che sarà allestita all’aperto nei prossimi giorni), ha svolto esercitazioni individuali a parte.
In precedenza ogni gruppo era stato ulteriormente scaglionato in mini-raggruppamenti di 3-4 giocatori, con la presenza di un membro dello staff tecnico, uno dello staff medico ed un fisioterapista (muniti di mascherine), pronti a intervenire in caso di necessità. Una volta avuto un quadro d’insieme sulla condizione dei giocatori verrà stilato un programma di lavoro.
Stringenti le misure di sicurezza, come da protocollo. Rispettata la distanza in campo e prima di allenarsi i calciatori si sono sottoposti alla doppia misurazione della temperatura corporea e dell’ossimetria. Davanti alle porte delle camere sono stati fatti trovare i cestini del pranzo, preparati dai cuochi su suggerimento del nutrizionista giallorosso, che i giocatori hanno poi consumato a casa. Abolita anche la colazione (il bar del centro sportivo rimane chiuso), un rituale al quale Fonseca aveva abituato la squadra.
FONTE: Il Messaggero – S. Carina