Più o meno quattro anni fa, era il 6 maggio del 2016, l’allora direttore sportivo giallorosso Walter Sabatini, rispondendo ad una domanda su chi avrebbe ceduto tra Miralem Pjanic e Radja Nainggolan, coniò un’espressione che meglio non avrebbe potuto descrivere le difficoltà che la Roma stava affrontando sul mercato: “Se mi riesce una manovra a coda di gatto maculato – disse -, li possiamo tenere entrambi”.
La frase è diventata storica e coda di gatto maculato è diventato il sinonimo di “operazione finanziaria creativa per rinforzare la squadra”, magari una plusvalenza o la cessione di calciatori in esubero e con stipendi molto alti. Per la cronaca, in quella occasione, l’operazione non riuscì e poche settimane dopo Pjanic finì alla Juventus che pagò la clausola rescissoria di oltre 30 milioni.
Oggi gli uomini che possono far segnare un segno più ai conti romanisti sono Cengiz Under, anche se il suo prezzo si è ridimensionato, ma anche Florenzi e Riccardi. Entrambi provenienti dal vivaio, i soldi di una cessione sarebbero considerati una plusvalenza integrale.
FONTE: Il Corriere della Sera, G. Piacentini