Pallotta resta alla guida di una Roma in vendita, dilaniata dalle polemiche interne, che si porta dietro grandi interrogativi sul futuro. Nell’intervista concordata, pubblicata sul sito della società, il presidente si è tolto la soddisfazione di dare una stoccata a Friedkin, che non ha assolutamente gradito le sue dichiarazioni. Difficile oggi ipotizzare un ritorno del magnate texano, anche se Pallotta farebbe i salti mortali per rimettersi seduto al tavolo della trattativa. (…)
Intanto trapelano alcuni particolari dell’intervista di Pallotta, che ha provocato una nuova ondata di contestazioni da parte dei tifosi. L’intervista è stata realizzata da Paul Rogers, Chief Strategy Officier della Roma. Uomo di Pallotta, arrivato dal Liverpool, vive a Boston. Lunedì è tornato nella Capitale con l’intervista, che è stata “pulita” con l’esclusione di alcuni passaggi più forti, compreso quello che riguardava Petrachi. Rogers non vive stabilmente a Roma, ma viaggia spesso da Boston, dove ha un rapporto anche con la Raptor.
Pallotta ha ancora una folta rappresentanza di uomini di fiducia a Trigoria. Il fedelissimo è Guido Gombar, addetto alla sicurezza. Persona affidabilissima, amico di vecchia data di Jim, già viveva a Roma e si è calato rapidamente nella realtà calcistica. Il figlio Gianluca è il team manager della prima squadra. Negli ultimi tempi si vede poco Alex Zecca, che fu uno dei protagonisti del ritorno di Spalletti alla Roma. Ora si occupa soprattutto della squadra femminile, dove gioca la figlia.
Il ruolo strategico è quello di Manolo Zubiria, che è tornato alla Roma dopo qualche anno di assenza, ricoprendo di fatto la carica di direttore generale. E’ lui che ha dato vita ad ottobre scorso al nuovo organigramma della società. Ed Lippie, il preparatore atletico di fiducia di Pallotta, continua a venire a Roma saltuariamente, ma relaziona il presidente sugli allenamenti e sugli infortuni. In questa stagione si è visto a Trigoria solo un paio di volte. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport