Come sta la squadra in vista della partita di domani contro la Roma?
“Nell’allenamento di ieri, chi ha giocato contro la Fiorentina ha svolto un lavoro defaticante mentre il resto del gruppo ha sostenuto l’allenamento normale. Mi preservo la seduta di oggi pomeriggio per valutare tutte le situazioni singole di acciacchi, condizione fisica e quant’altro per poi prendere delle decisioni domani“.
Il Parma arriva da tre sconfitte molto diverse tra loro: quanta voglia c’è di invertire la rotta e tornare alla vittoria? “La voglia c’era già contro la Fiorentina anche se poi in campo, soprattutto nel primo tempo, non si è vista. Veniamo da tre sconfitte totalmente diverse tra di loro come ho già detto dopo la gara di domenica. Nelle prime due c’è stata la prestazione, contro la Fiorentina penso si sia pagata un po’ la stanchezza mentale più che fisica perché nel secondo tempo la squadra ha reagito sotto l’aspetto fisico. Bisogna ricaricare le pile e fare di tutto per invertire questa rotta. Non ci dobbiamo abituare alla sconfitta, anzi dobbiamo fare di tutto affinché si ottenga un risultato positivo“.
Alla squadra cosa ha detto dopo la gara con la Fiorentina? Che corde ha toccato? “Ho riportato dei dati, semplicemente. Ad una squadra come la nostra non può accadere che nel primo tempo si perdano la maggior parte dei duelli, una cosa che ha sempre caratterizzato il nostro DNA e il nostro modo di interpretare le gare. I ragazzi volevano fare una partita diversa e su questo non ho dubbi, ma non ci siamo riusciti. Ho detto loro di non creare alibi di altro genere, di valutare queste sconfitte per responsabilità solo ed esclusivamente nostre e di cercare di migliorare questo aspetto. Un dato emblematico, non per creare polemiche o per dare responsabilità a delle scelte, è questo numero di rigori esagerato da quando abbiamo ripreso e considerata anche la partita con la SPAL. È sintomo di attenzione e determinazione che vanno migliorate da parte nostra. Eravamo la quinta miglior difesa, questo dato lo abbiamo peggiorato e se peggiori questo dato peggiori anche la posizione di classifica. Ci deve essere la volontà da parte nostra di riprendere quel cammino e quei dati positivi che ci hanno permesso di raggiungere una posizione di classifica importante. Ai ragazzi ho detto anche che si sta facendo un campionato straordinario e che non si deve buttare tutto quello che si è fatto. Dopo le gare con Inter ed Hellas Verona un allenatore, pur non avendo molto tempo a disposizione, può ragionare e lavorare su degli errori o su delle situazioni. Sul primo tempo con la Fiorentina è un po’ più difficile: dobbiamo essere un po’ più amareggiati perché recriminare sull’atteggiamento non fa parte del nostro modo di affrontare le partite e questo non deve accadere“.
Di fronte domani ci sarà la Roma. Che squadra è? Che partita si aspetta? “Anche la Roma viene da tre sconfitte nonostante sia una squadra che ambisce ad arrivare ad obiettivi molto più importanti dei nostri. In questo momento, analizzando la partita con il Napoli, attua un sistema tattico diverso soprattutto in fase difensiva perché in fase di costruzione fanno sempre una costruzione a 3. Pure loro vorranno invertire questo trend di sconfitte e credo che, sotto questo punto di vista, chi andrà in campo – indipendentemente dai valori della Roma che sono superiori ai nostri – dovrà avere voglia e determinazione in più rispetto all’avversario per portare a casa un risultato. Noi dobbiamo ragionare sul fatto che si può, a fine gara, recriminare sul risultato ma non possiamo recriminare sul non aver dato tutto. Questa è una componente che ci ha caratterizzato in questi anni e dobbiamo continuare su questa linea“.
Quello dell’Olimpico, per il Parma, è storicamente un campo ostico: può essere uno stimolo in più? “Sicuramente può essere uno stimolo in più, giocheremo in uno degli stadi più belli d’Italia. Ci sarà lo stimolo che veniamo da tre sconfitte, lo stimolo molto probabilmente chi ha giocato meno si ritrova a giocare e dunque avrà voglia di misurarsi con delle squadre più importanti di noi. Io credo che nell’ambizione di un calciatore, quando si inizia la carriera, si sognano queste partite da giocare. Quindi dovremo andare lì con entusiasmo, voglia e determinazione. È chiaro che lo stato d’animo dopo tre sconfitte non può essere similare a quello di un periodo positivo ma si deve far di tutto affinché lo stato d’animo torni ad essere quello che c’è dopo un risultato positivo“.
FONTE: parmacalcio1913.com