Si è protratto fino alla tarda serata di ieri il vertice di maggioranza in Comune sul progetto del nuovo Stadio della Roma. L’iter può andare avanti, ma bisognerà fare i conti con i delicati equilibri all’interno del gruppo consiliare M5S.
In videoconferenza, con la sindaca Virginia Raggi e l’ingegner Roberto Botta (che ha firmato i pareri tecnici), c’erano tre assessori – Pietro Calabrese (mobilità), Linda Meleo (lavori pubblici) e Luca Montuori (urbanistica) – e 24 consiglieri sui 27 del gruppo. I tecnici hanno confermato il via libera alla prosecuzione del progetto con una maxi relazione con quattro allegati, tra cui la convenzione tra Campidoglio e As Roma e quella con la Regione sulla ferrovia Roma-Lido.
Resta il nodo politico. Oltre alle probabili astensioni di opportunità (Marcello De Vito e Paolo Ferrara) ci sono altre posizioni ancora a rischio voto contrario, o comunque da verificare. Altra questione cruciale sono i tempi di approdo della convenzione in assemblea capitolina: Raggi vuole porre la prima pietra dello stadio prima della fine del suo mandato, anche in vista della campagna elettorale, e spinge per velocizzare l’iter di approvazione. La giunta vuole quindi fare presto, cercando di arrivare al voto addirittura prima di Ferragosto.
I margini di manovra sono strettissimi, considerato che la delibera deve comunque passare al vaglio delle commissioni consiliari competenti (ben cinque) e del Municipio XI. Più probabile, quindi, che si voti.
FONTE: Il Messaggero