Il redde rationem sullo stadio alla fine ieri non c’è più stato. Non che potesse spostare più di tanto quanto ormai emerge non come una possibilità ma sempre più come una certezza, ma l’attesa era comunque alta. Dopo che la scorsa settimana la sindaca Virginia Raggi aveva convocato i suoi, illustrato il progetto, e rinviato la decisione finale di alcuni giorni (appunto a ieri), si pensava e si sperava che finalmente si sarebbe usciti allo scoperto e si sarebbe sgomberato il campo dagli ultimi dubbi.
Invece alla fine, anche a causa di qualche problema da risolvere (soprattutto la grana della Metro C che sembra lontana da un esito positivo), è prevalsa la linea attendista. E questa purtroppo non è una novità quando si parla dello stadio della Roma. Ma andiamo con ordine.
La giornata avrebbe dovuto vedere i consiglieri di maggioranza in Campidoglio sciogliere le ultime riserve sullo stadio e pronunciare (negli auspici della Raggi pubblicamente) il fatidico sì. Un’affermazione che avrebbe avuto solo valore mediatico ma che sarebbe comunque servita a tranquillizzare i proponenti, gli investitori, i tifosi, e che avrebbe rilanciato l’immagine del Movimento 5 Stelle a Roma. Invece, come detto, già nella tarda mattinata cominciavano a rincorrersi le voci di un possibile rinvio.
Chiariamo: ogni (o quasi) lunedì la maggioranza si incontra per fare il punto della situazione e programmare l’attività della settimana, quindi non si sarebbe trattato (come invece accaduto martedì scorso) di un incontro ad hoc. E quindi tecnicamente non c’è stata nessuna convocazione (e non ci sarà) e nessun rinvio. Le stesse voci poco dopo hanno cominciato a raccontare di una sorta di moral suasion nei confronti dei tre o quattro consiglieri ancora poco convinti del progetto.
Un’azione affidata a chi per prassi e per ruolo governa la maggioranza capitolina, il capogruppo Pacetti, o un assessore di peso. Alla fine qualche parola sullo stadio sarebbe comunque stata pronunciata nella riunione di ieri. Niente di chiaro quindi.
Cosa è successo quindi? Niente di grave. La sindaca ormai sembra davvero convinta a non perdere altro tempo. Ha chiesto ai suoi uomini (l’assessore Montuori in primis) quali sarebbero i tempi tecnici per arrivare al voto dell’Assemblea il prima possibile.
L’intenzione resta quella di licenziare il dossier stadio in Giunta entro questo mese per poi arrivare in Aula Giulio Cesare entro settembre. Si farà di tutto per garantire la posa della prima pietra entro il prossimo maggio. E ora che l’opposizione non si metterà di traversa non sembrano esserci davvero più ostacoli. (…)
FONTE: Il Romanista – A. De Angelis