Quindici anni di Roma e altrettanti derby alle spalle. Il Principe Giannini ha esperienza da vendere quando si tratta di sfide alla Lazio e consigli ai romani. Per De Rossi e Totti è sempre una partita particolare, come lo era per lui negli anni ’80-’90, ma la maturità dei capitani potrebbe essere l’arma in più di Spalletti:«Con l’esperienza e l’età l’attesa è diversa, migliore. Il passare degli anni ti porta ad essere maggiormente distaccato, anche se si sa che è una sfida importante, gli viene dato il giusto peso».
Come si vive qui la settimana pre-derby? «È ad alta tensione. Io quando ero giocatore evitavo i ristoranti, i contatti, stavo a casa e cercavo di essere distaccato, anche se poi non ci riuscivo e quando uscivo incontravo i tifosi di tutte e due le squadre per strada ed era impossibile non sentire l’avvicinarsi della stracittadina».
Si aspettava di vedere Totti in un Lazio-Roma del 2016? «Mi aspetto di vederlo pure il prossimo anno, perché se sta bene ancora può dare il suo apporto alla squadra, anche solo psicologicamente».
Potrebbe partire titolare con l’assenza di Salah. «Noi tifosi stiamo diventando matti, vogliamo sapere la formazione e capire se gioca Francesco, ma fino alle due di domenica nessuno la saprà».
Porterebbe più gente allo stadio? «I tifosi credo che siano coerenti con quello che è stato finora e porteranno avanti questa battaglia a prescindere dalla presenza del capitano. Entrano in campo altri fattori in questa storia. Sapere che dall’altra parte c’è una curva piena dà fastidio, ma è giusto così. Per un obiettivo si lotta. Chi non entra starà comunque vicino alla squadra in un altro modo».
Lei sarà all’Olimpico? «Sono a Roma in questo momento, ma deciderò all’ultimo se andare».
Su chi punta come uomo derby? «Vorrei Totti, oppure Iturbe. Sarebbe una rivincita per l’argentino e per la società, per rivalutarlo a livello economico. Certo, per andare sul sicuro dovrei dire Dzeko».
C’è più pressione sulla Roma? «Sicuramente sì, perché ha un solo risultato visto il ko di Bergamo. Altrimenti sarebbe andato bene anche un pareggio… La Lazio è al di sopra delle aspettative, per cui un pari o persino una sconfitta non le cambierebbe nulla. Sarà una partita equilibrata, tirata, come tutti i derby. Alcune assenze potrebbero pesare, soprattutto perla Roma, però mi aspetto anche uno spirito di unione e di gruppo perché mancheranno i tifosi giallorossi».
C’è un punto di differenza tra le due squadre, la classifica dice il vero? «La Roma è leggermente più attrezzata e più forte, ma la Lazio sta facendo un ottimo campionato e sta volando sulle ali dell’entusiasmo, in più ha il pubblico dalla sua e a Formello ho visto che c’era tanta gente, ma questo potrebbe anche avere l’effetto contrario di caricare i giocatori di Spalletti».
Pronostico? «Mi auguro che vinca la Roma, dico 0-1. Una vittoria tirata, ma ben accetta. La Roma deve continuare questo percorso per avvicinarsi alla Juventus. Io, più che il risultato esatto della partita, pronostico la vittoria del campionato da parecchio tempo, perché credo che i giallorossi possano battere i bianconeri nel lungo termine».
Il ricordo più bello di un derby? «Quello più intenso è il 3-0 con Mazzone, una vittoria vissuta con grande passione, e uno finito 1-1 al Flaminio con un mio gol».
Un consiglio per Spalletti? «Sa benissimo cosa fare eco me giocare questa partita: l’unica cosa che conta è avere freddezza mentale».